Sri Lanka: Non c’è pace per i cristiani

Mentre si contano ancora le vittime della serie di attentati in Sri Lanka e si raccolgono le prime evidenze per capire la matrice terroristica, conviene ricordare che lo Sri Lanka occupa il 46° posto della World Watch List 2019, la lista dei primi 50 paesi dove più si perseguitano i cristiani nel mondo.

 

Secondo le prime ricostruzioni il colpevole potrebbe essere il gruppo radicale islamico National Thowheeth Jama’ath (Ntj), tuttavia chiunque sia è importante ricordare che il nazionalismo religioso, connesso a movimenti radicali BUDDISTI come lo Sinha Le, il Mahason Balakaya e il Bodu Bala Sena, è la fonte principale di persecuzione dei cristiani in questa terra al centro delle cronache mondiali in queste ore.

La potenziale convergenza di estremismo islamico e radicalismo buddista in termini di intolleranza anti-cristiana potrebbe rappresentare un cocktail devastante per la minoranza cristiana in Sri Lanka, già sotto pressione in questo paese. Piangiamo le vittime di questa strage e alziamo il livello di attenzione sulle dinamiche anti-cristiane in questo paese”, afferma Cristian Nani, direttore di Porte Aperte.