
Per circa 1 ragazzo su 5 e 1 adulto su 4 gli oratori, le parrocchie, la scuola e le strutture sportive, i luoghi abitualmente frequentati da bambini e adolescenti, dove dovrebbero essere più protetti, sono i luoghi dove maggiore può essere il rischio per i minori di subire comportamenti inappropriati, maltrattamenti e abusi da parte degli adulti. Lo riportava un’indagine di Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro, e Ipsos nel 2020[1], ma purtroppo troppo spesso lo confermano le cronache.
“E’ doloroso apprendere ancora una volta notizie di violenze e abusi ai danni dei minori nei luoghi dove dovrebbero essere maggiormente al sicuro e per di più commesse da quelle figure adulte di riferimento, che in questo modo non solo abdicano al ruolo di punti di riferimento ma tradiscono il patto di fiducia essenziale per la crescita. E’ necessario affrontare la questione della tutela dei minori indipendentemente dai singoli casi di cronaca. Bisogna garantire che tutti gli spazi frequentati o rivolti a bambini e adolescenti siano dotati di sistemi di tutela – regole di comportamento, chiare procedure di segnalazione, individuazione delle figure responsabili – a partire da una Child Safeguarding Policy, che promuovano un modello organizzativo di prevenzione e gestione di comportamenti scorretti da parte degli adulti di riferimento, afferenti all’Organizzazione o esterni” ha dichiarato Giorgia D’Errico, Direttrice Relazioni Istituzionali di Save the Children.
Come Organizzazione che si batte per i diritti dei minori, Save the Children è impegnata a fare in modo che si rafforzi la consapevolezza di assicurare la tutela dei bambini e degli adolescenti in tutti i loro ambienti di vita sia online che offline.
Una violazione della persona non è mai un fatto privato, e se riguarda un minore è più che mai una responsabilità etica, oltre che legale, degli adulti in posizione fiduciaria non averlo saputo prevenire. Tutti gli adulti hanno la responsabilità, individuale e collettiva, di assicurare il pieno rispetto dei diritti di bambini, bambine e adolescenti e di garantire che i luoghi e i servizi da loro frequentati siano sicuri e tutelanti. Attraverso percorsi personalizzati, consulenze organizzative e formazione, Save the Children aiuta le organizzazioni e le istituzioni a sviluppare una cultura organizzativa che metta al centro i diritti dei minori costruendo politiche, processi e prassi interne volte alla tutela dei bambini.