
Con questo libro, a mezzo secolo dall’omicidio di Pier Paolo Pasolini, Simona Zecchi torna sul luogo del delitto. Completando, grazie a nuove testimonianze e documenti, il lavoro condotto ormai da molti anni, Zecchi dipana l’intricata matassa del crimine: ogni nodo è affrontato con la caparbietà e la competenza di chi a questa indagine ha dedicato gran parte della vita professionale, e ogni pista è seguita col fiuto di chi sa bene che «se la verità giudiziaria è morta, non sono certo morte la ricerca di giustizia e la verità storica».
Nessun elemento relativo a quella fatidica notte del 2 novembre 1975, noto o trascurato o volutamente nascosto, viene qui tralasciato, mentre testimonianze di prima mano portano a nuove, sconvolgenti evidenze. E il contesto nel quale è maturato l’assassinio, qualcosa che va molto al di là della notte di Ostia, è ricostruito con minuzia di dettagli, riportandoci all’epoca cupa delle stragi e delle infiltrazioni neofasciste. E anche qui Simona Zecchi ha parecchio di nuovo da dirci. Attraverso una narrazione che coniuga il rigore dell’indagine e una scrittura incisiva e coinvolgente, l’autrice ci accompagna in un viaggio nel tempo e nella storia giudiziaria, che sfida le versioni ufficiali e rivela dettagli fondamentali. Un libro che promette di cambiare per sempre la percezione e la conoscenza di uno dei più feroci misteri italiani.
Simona Zecchi giornalista e autrice d’inchiesta, ha pubblicato Pasolini, massacro di un poeta (Ponte alle Grazie, 2015, uscito anche in Spagna e in Iran), La criminalità servente nel caso Moro (La nave di Teseo, 2018) e L’inchiesta spezzata di Pier Paolo Pasolini (Ponte alle Grazie, 2020). Ha collaborato con l’emittente europea Euronews di Lione, con «il manifesto», «The Post Internazionale», la trasmissione Report. Scrive su «L’Espresso», «Il Fatto Quotidiano» e «Il Venerdì di Repubblica». Ha collaborato come autrice e producer al podcast Il banchiere di Dio (2025). Alcuni suoi lavori sono stati acquisiti in ambito investigativo. Ha vinto il premio Marco Nozza 2016 per l’informazione critica e il giornalismo d’inchiesta, e il premio internazionale per il giornalismo d’inchiesta Javier Valdez 2019.