NOTRE DAME SEI MESI DOPO: a Palazzo Farnese un incontro eccezionale sullo stato dei lavori

LUNEDÌ 21 OTTOBRE 2019 – ORE 18.30

NOTRE-DAME SEI MESI DOPO

con

Carlo Blasi e Charlotte Hubert, architetti presenti sul cantiere di Notre-Dame dall’inizio dei lavori di messa in sicurezza

Bernardino Chiaia, ingegnere, direttore del SISCOM, Politecnico di Torino

Modera Angiola Codacci Pisanelli

 

Palazzo Farnese

Piazza Farnese, 67 – Roma

INGRESSO AD ISCRIZIONE OBBLIGATORIA ENTRO IL 17 OTTOBRE CLICCANDO QUI

Dopo circa sei mesi dall’incendio che ha devastato la cattedrale di Notre-Dame e considerando la sfida che costituisce la ricostruzione di tale patrimonio universale, è arrivato il momento di fare un bilancio dei lavori, avviati lo scorso aprile.

Palazzo Farnese, sede dell’Ambasciata di Francia a Roma, lunedì 21 ottobre alle 18:30 avrà la fortuna di ricevere due protagonisti nel lavoro di sicurezza e pre-diagnosi, Carlo Blasi e Charlotte Hubert, architetti presenti sul cantiere di Notre-Dame dall’inizio dei lavori di messa in sicurezza della storica Cattedrale. Si tratta di un evento eccezionale dal momento che la comunicazione sull’avanzamento del cantiere di Notre-Dame è stata finora soggetta alle regole di assoluta riservatezza da parte di coloro che vi operano. L’iniziativa, organizzata da Institut Français Italia e realizzata nell’ambito dei “Dialoghi del Farnese“, rappresenta anche un significativo esempio di cooperazione franco-italiana su un progetto che ha spostato il mondo.

Nell’incontro si esamineranno i metodi e le tecniche specifiche per il restauro di edifici fragili e si cercherà di comprendere le operazioni complesse di cui ha bisogno una struttura singolare come Notre-Dame. In particolare, Charlotte Hubert, presidente della compagnia dei Capo architetti di monumenti storici che ha fatto parte del team di prime contractor per il restauro durante i primi 4 mesi dopo l’incendio ed è stata la portavoce dei lavori, affronterà l’argomento raccontando in particolare la fase imperiosa dell’urgenza durante i primi tempi; Carlo Blasi affronterà invece l’aspetto delle questioni poste dopo la situazione di “crisi” fino ad oggi, con problemi di sicurezza e pre-diagnosi; insieme a loro ci sarà  Bernardino Chiaia, che disserterà sulla resistenza delle strutture agli incendi, una delle specialità del Centro di ricerca e intervento che dirige al Politecnico di Torino.

Un’occasione unica per conoscere da vicino la realtà di ricostruzione di uno dei simboli del patrimonio culturale mondiale. L’ingresso è su iscrizione obbligatoria (registrazione da effettuarsi entro il 17 ottobre).

 

Charlotte Hubert è uno degli architetti capo dei monumenti storici dal 2017, presidente della compagnia di architetto capo di monumenti storici e membro del team di ricostruzione di Notre-Dame de Paris. Ha inoltre partecipato al piano di emergenza messo in atto lunedì 15 aprile, durante l’incendio della cattedrale, facendo parte del team di prime contractor per il restauro durante i primi 4 mesi dei lavori ed essendone la portavoce.  Una volta completata la situazione di crisi post-incendio, ha riguadagnato il suo status di rappresentante dell’organismo dell’ACMH e quindi della rappresentanza di tutti i suoi colleghi.
È anche membro della Commission du Vieux Paris, della Commission Nationale des Monuments Historiques e del consiglio di amministrazione di Icomos France, nonché vicepresidente dell’Association des Architectes du Patrimoine. “Architecte diplômé par le Gouvernement” nel 1999 e al Centre des Hautes Études de Chaillot nel 2003, Charlotte Hubert ha insegnato presso il Centro di Studi Superiori Specializzati in Restauro e Conservazione dei Monumenti e Siti Storici di Tripoli e presso l’Ecole Nationale Supérieure d’Architecture di Nancy, durante la settimana dell’architettura e del patrimonio. E’ la vincitrice del “album des jeunes architectes et paysagistes” (premio del Ministero della Cultura francese per i giovani architetti e paesaggisti) dell’anno 2007-2008.
 

 

 

 

 

Carlo Blasi è architetto e collabora al cantiere di Notre-Dame de Paris. E’ stato docente presso le Facoltà di Architettura dell’Università di Parma e del Politecnico di Bari. Dopo essersi laureato all’Università di Firenze nel 1972, ha svolto attività di ricerca nel campo del consolidamento e del restauro di edifici storici, tra cui la Cattedrale di Santa Maria del Fiore, Ponte Vecchio e Palazzo Vecchio a Firenze; il Colosseo a Roma; il Minareto di Mosul in Iraq; la Cattedrale di Modena e la Cattedrale di Bosra, in Siria. Svolge attività di consulenza a livello nazionale e internazionale per la stabilità degli edifici storici e monumentali, ed è stato consulente per l’UNESCO e l’Unione Europea, tra le altre. Dal 2005 è consulente del Ministero della Cultura francese per il consolidamento del Panthéon di Parigi e dal 2013 è membro del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici del Ministero delle Infrastrutture italiano. E’ autore di circa 100 pubblicazioni sulle problematiche di restauro e consolidamento di edifici storici su riviste e libri nazionali ed internazionali.

 

Bernardino Chiaia è ingegnere, professore di Scienza delle Costruzioni presso il Politecnico di Torino e direttore del centro SISCON (Safety of Infrastructures and Constructions) del Politecnico. E’ stato anche Vice Rettore per la formazione e per gli affari internazionali. Membro dell’Albo degli Esperti del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) e del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) per la valutazione delle innovazioni tecnologiche e dei progetti di ricerca industriale; dal 2008 è anche membro del Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Le sue principali esperienze e attività riguardano l’ingegneria civile strutturale, in particolare l’analisi sismica di siti industriali classificati come RIR (a rischio di incidente rilevante), l’analisi del rischio di strutture e infrastrutture, la robustezza e il collasso progressivo delle strutture (crolli e instabilità). E’ autore di oltre 230 pubblicazioni scientifiche di ingegneria civile, strutturale e infrastrutturale.
 

 

 

 

 

Angiola Codacci-Pisanelli è giornalista da quasi trent’anni nella sezione Cultura de L’Espresso, che dirige da tre anni. Ha lavorato anche per il Corriere della Sera, La Repubblica, L’Europeo. Laureata in letteratura italiana, è appassionata di lingue antiche e moderne e si occupa principalmente di mondo arabo, ecologia e cantautori. Nel 2018 ha pubblicato il libro Kepparli arabo?, sull’apprendimento della lingua araba.