Minori a rischio, diario di bordo del progetto “Vento da Sud”

È mare piatto dopo il temporale: la prua solca le acque e taglia in due la brezza autunnale che scompiglia i capelli. Intorno il silenzio, solo il rumore dello sciabordare dell’acqua accompagna i pensieri. «Ma quanto è bello trovare ridosso dopo la buriana? Capire che è meglio trovar riparo per mettersi al sicuro senza troppi rischi. Adesso, dopo una doccia calda, un bel giro a Mazara e gelato! Abbiamo anche pescato, è emozionante quando senti la frizione della canna che parte e devi diminuire la velocità della barca e ritirare piano la lenza per far stancare il pesce. Anche la pesca ci ha dato la possibilità di confrontarci e conoscerci a fondo».

 

Sono gli appunti sul diario di bordo dei ragazzi che stanno vivendo l’avventura di “Vento da Sud”, il viaggio di circumnavigazione della Sicilia in barca a vela – promosso da Centro Koros ed Eterotopia Laboratorio Navigante con l’Unione italiana Vela Solidale – nato per recuperare nove minori a rischio che hanno provato l’esperienza del carcere.

Un semplice quadernone che è diventato custode dei segreti del capitano, di aneddoti raccontati in coperta dopo una giornata di navigazione, ma anche di entusiasmo, nuove riflessioni, storie di cambiamento che meritano di essere raccontate, perché portano con sé un messaggio sociale che fluttua tra le coscienze. Perché “Vento da Sud”, tra le onde del mare, parla a vele spiegate di quella Sicilia martoriata che però si rigenera grazie a chi promuove iniziative di responsabilità civile, lotta contro il silenzio, sostiene movimenti antimafia e incoraggia la legalità.

Raccontando, giorno dopo giorno, la vita di una barca “Viva” – questo il nome dell’imbarcazione – che offre a nove giovani provenienti dal circuito penale minorile, una seconda possibilità per crescere, formarsi e cambiare rotta, dando un taglio col passato.

«Sono giorni intensi per il gruppo – spiega la psicologa Francesca Andreozzi, presidente di Centro Koros e vice presidente Fondazione Fava, anche lei in viaggio con il gruppo – un battesimo in mare che darà a questi ragazzi la possibilità di tornare in terra più arricchiti, con una storia in più, scritta nel segno della libertà e della fiducia».

Pioggia, vento, sole non li hanno fermati in questi prima metà del viaggio: nei giorni scorsi il giovane equipaggio supportato da psicoterapeuti, skipper e operatori di vela solidale ha fatto tappa a San Vito lo Capo, Favignana, Mazara del Vallo (breve fuori programma) e Sciacca, dove i ragazzi hanno potuto visitare i luoghi simbolo delle città, partecipare alle diverse attività sul territorio e incontrare realtà come Casa Macondo (Isole Egadi) e Casa della Musica di Riesi.

«L’idea di mettersi alla prova con coraggio, andare controcorrente – afferma Bianca Maria Colmone, marinaio e operatore di vela solidale dell’associazione Eterotopia Laboratorio Navigante ASD – per loro significa gridare di fronte alla forza del mare e al mondo intero: noi esistiamo, noi ci siamo».

Licata e Portopalo saranno le mete di questi prossimi giorni (8-9-10-11 ottobre) dove “Viva” sarà inoltre ospite del Marina di Cala del Sole, il nuovo porto turistico di Licata. Poi l’imbarcazione farà rotta verso Siracusa (13 ottobre) – dove verrà imbarcato il secondo gruppo – continuando verso Catania (14 ottobre), Reggio Calabria (15-16 ottobre), Lipari (17 ottobre). Dopo il giro alle Isole Eolie, “Vento da Sud” ormeggerà a Cefalù (19-20 ottobre) e Termini Imerese (21 ottobre), ultima tappa di questo lungo itinerario, terminando la sua rotta a Palermo il 23 ottobre.

Il progetto Vento da Sud è un’iniziativa finanziata dal Centro per la Giustizia minorile per la Sicilia ed è realizzato in collaborazione e con il supporto di: Capitanerie di Porto della Sicilia, Addiopizzo, Fondazione Giuseppe Fava, Libera, Libreria del Mare, Il Giardino di Scidà, Arci Sicilia, Coop, Moltivolti, Agenzia I Press.