MILANO: INAUGURATO AL PARCO DEL GIAMBELLINO IL MURALE IN RICORDO DI ALAN KURDI

Milano – Una lunga striscia di colori che richiamano il mare e il ricordo di un bimbino di soli tre anni diventato simbolo dieci anni fa della tragedia dei migranti. È stato inaugurato questa mattina al Parco del Giambellino il murale dedicato ad Alan Kurdi, il piccolo profugo trovato morto nel settembre del 2015 sulla spiaggia della cittadina turca di Bodrum dopo il naufragio del gommone su cui, insieme alla sua famiglia e ad altre persone, stava cercando di raggiungere l’Europa.

Alla cerimonia di svelamento dell’opera creata in suo nome hanno partecipato gli assessori Tommaso Sacchi (Cultura) e Lamberto Bertolé (Welfare), il Presidente del Municipio 6, Santo Minniti, i ragazzi e le ragazze del quartiere e gli operatori della Cooperativa Farsi Prossimo. L’opera è nata per iniziativa del Municipio 6 che già nel 2024 aveva deliberato di ricordare il piccolo Alan e successivamente aveva chiesto che il nuovo Parco del Giambellino, inaugurato lo scorso anno, fosse a lui intitolato. La sua realizzazione è stata affidata dal Municipio 6, tramite un bando, alla Cooperativa sociale Farsi Prossimo Onlus.

“L’arte pubblica è uno strumento potentissimo di narrazione collettiva e di impegno civile – ha affermato l’assessore Sacchi –. Questo murale non è stato solo un tributo alla memoria di Alan Kurdi, ma un messaggio rivolto a tutta la comunità: la bellezza è diventata veicolo di consapevolezza, memoria e giustizia. Milano ha scelto ancora una volta di affidare all’arte il compito di tenere viva la coscienza e di trasformare il dolore in speranza condivisa”.

“Significativo – ha dichiarato l’assessore Bertolé – che alla realizzazione del progetto abbiano contribuito alcuni minori stranieri non accompagnati che, come Alan, avevano tentato la traversata del mare in cerca di un futuro migliore. Il nostro impegno nei loro confronti è stato quello di aiutarli nel percorso di integrazione, affinché trovassero la serenità a cui hanno diritto tutti i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze, indipendentemente dal luogo della Terra in cui sono nati. Lo abbiamo fatto anche in memoria di coloro che hanno perso la vita nel Mediterraneo, per offrire occasioni di riscatto e onorare la grande tradizione ambrosiana di accoglienza e solidarietà”.

Il murale si trova nel nuovo parco pubblico del Giambellino, l’area verde di circa 27mila metri quadri nata dalla rigenerazione di un’ex zona industriale abbandonata e trasformata in uno spazio di comunità con aree gioco, percorsi fitness, orti urbani e spazi per attività didattiche e sociali. È stato realizzato su uno dei suoi muri perimetrali, quello di 65 metri, che separa il parco dalla chiesa di San Curato d’Ars. L’opera abbraccia una superficie di 130 metri quadri ed è stato ideato e realizzato dalla Cooperativa Farsi Prossimo Onlus, coinvolgendo anche alcuni minori stranieri non accompagnati in carico al Comune di Milano e ospiti delle strutture di accoglienza. Durante la pittura del murale è stato anche organizzato un laboratorio artistico aperto al pubblico, che ha coinvolto i residenti nella creazione di un’opera collettiva e condivisa.

“Un’opera non solo commemorativa – ha spiegato il presidente Minniti – ma un messaggio di speranza, una riflessione sui temi delle migrazioni, del diritto a una vita migliore e delle seconde possibilità, voluta proprio a ridosso dell’area giochi per bambini situata nelle vicinanze. Perché non vogliamo ricordare il bambino che giace sulla spiaggia di Bodrum, ma il bambino che con la propria famiglia sognava in Europa un futuro di dignità e giustizia”.