La mente politica soffre di una ferita di inferiorità

Mentre la situazione politica ora precipita, ora si fa seria, ora si pensa  che sia risolta, mentre si affacciano dietro il paravento uomini pronti a tutto pur di non abbandonare il potere o di riprenderlo quando gli altri sonnecchiano o si crede che sonnecchino, leggo e rileggo una considerazione di Osho Rajneesh, o semplicemente Osho…

 

di ANDREA FILLORAMO

Mentre la situazione politica ora precipita, ora si fa seria, ora si pensa  che sia risolta, mentre si affacciano dietro il paravento uomini pronti a tutto pur di non abbandonare il potere o di riprenderlo quando gli altri sonnecchiano o si crede che sonnecchino, leggo e rileggo una considerazione di Osho Rajneesh, o semplicemente Osho (Kuchwada11 dicembre 1931 – Pune19 gennaio 1990),  un mistico e maestro spirituale indiano, ]un professore di filosofia, le cui  posizioni anticonformiste suscitarono scalpore e reazioni controverse.

I suoi insegnamenti sincretici sono volti al risveglio spirituale dell’individuo ed enfatizzano l’importanza della libertà, dell’amore, della meditazione, dell’umorismo e di una gioiosa celebrazione dell’esistenza, valori che egli riteneva soppressi dai sistemi di pensiero imposti dalla società[ Osho invitò l’uomo a vivere in armonia e in totale pienezza tutte le dimensioni della vita, sia quelle interiori che quelle esteriori, poiché ogni cosa è sacra ed espressione del divino. Fautore di una ribellione fondata sul senso critico e sul rifiuto di accettare qualsiasi norma di vita o valore sociale solo perché comunemente condivisi, manifestò una forte avversione per  il mondo politico. Fra l’altro egli così scrisse:

 “La mente politica soffre di una ferita di inferiorità, ed il politico continua a grattarsi la ferita. Intellettualmente, non è un Albert Einstein – si paragona coi giganti – psicologicamente non è un Sigmund Freud… se ti paragoni coi giganti dell’umanità sei costretto a sentirti completamente rimpicciolito, inutile.
Questo sentirsi inutile può essere rimosso in due modi: uno è la religione, l’altro è la politica. La politica in realtà non lo rimuove, lo copre soltanto. È lo stesso uomo malato, lo stesso uomo che si sentiva inferiore, che si siede come un presidente. Ma solo sedersi su una sedia come il presidente – che differenza può fare alla tua situazione interna? L’ego è così sottile e così scivoloso.

Ed il politico è malato a causa del suo ego. Può coprire la ferita diventando un presidente, un primo ministro… può coprire la ferita, ma la ferita è li. Puoi  ingannare il mondo intero ma come puoi ingannare te stesso? Lo sai. È lì, l’hai coperta… 

Lo stesso è la situazione del politico – solo pus, ferite, inferiorità, sentirsi inutile. Si, è arrivato in alto, e su ogni gradino della scala, la speranza era che sul prossimo gradino la ferita fosse guarita. L’inferiorità crea ambizione, perché ambizione semplicemente significa uno sforzo per dimostrare a te stesso di essere superiore. Non c’è altro significato nell’ambizione ma uno sforzo di dimostrare a te stesso di essere superiore. Ma perché fare uno sforzo per dimostrare a te stesso di essere superiore a meno che stai soffrendo di inferiorità-

Mai nessuno, da quel che so, aveva scritto, in termini così chiari, quanto, in politica è sempre avvenuto e avviene, in modo preoccupante  oggi. A differenza di quanto sentiamo in televisione o leggiamo nei giornali Osho parla all’intelligenza dell’uomo che sa discernere ciò che è giusto da quello che è ingiusto e ci obbliga a riflettere, a pensare e a meditare per cambiare il mondo in cui viviamo.