IL VANGELO SECONDO ANDREA FILLORAMO: PAPA LEONE XIV DOVRA’ DARE SPERANZA AI CRISTIANI

di Andra Filloramo 

Con Papa Leone XIV, il primo pontefice statunitense della storia, si apre, in un momento di forti tensioni globali e crisi profonde, di sfide e di confronti, una nuova fase non solo per la Chiesa cattolica, ma anche per il mondo.  

Il successore di Pietro – e questa è anche una novità – appartiene all’Ordine agostiniano, la cui spiritualità è riassumibile nelle seguenti parole: interiorità, preghiera, ricerca, correzione fraterna, bene comune, unità e grazia. 

Da osservare ancora che il nuovo Pontefice non si presenta solo come una leadership religiosa, ma anche morale che riserva un’influenza che toccherà sensibilmente anche il piano politico e simbolico.  

Non c’è, quindi da meravigliarsi se già all’inizio del suo pontificato, ci siano varie riflessioni su quanto tale leadership spirituale possa rappresentare una forma di critica morale e culturale alle cancellerie politiche di tutto il mondo.    

Da osservare che, essendo il Papa un americano del ricco Nord, ma che ha svolto il suo ministero come missionario e vescovo nel poverissimo Perù – avrà sicuramente una particolare attenzione nei confronti dell’amministrazione statunitense, eletta dal 56% dei cattolici americani che hanno scelto nelle ultime elezioni come Presidente Donald Trump.  

Il Papa forse mai, durante il suo pontificato che si prevede lungo e ricco di novità, menzionerà direttamente le politiche del Presidente degli Stati Uniti, ma il suo messaggio di inclusione, di giustizia sociale e di dialogo si contrapporrà a visioni politiche miopi che fino ad ora – come facilmente si può osservare – appaiono e sono divisive. 

Il Pontefice, pur non intervenendo direttamente nella politica statunitense, sarà un richiamo potente contro ogni retorica polarizzante. 

Con la sua leadership morale e il suo messaggio di pace e inclusione, sicuramente influenzerà positivamente il dibattito pubblico; promuoverà valori opposti a quelli associati a politiche divisive proprie di Donald Trump e della sua cerchia e si scontrerà con i suoi interessi economici e immobiliari, oggetto di controversie legate a conflitti d’interesse, elusione fiscale e politiche che avvantaggiano élite economiche. 

Condannerà, nei modi discreti che lo caratterizzano, atteggiamenti o sistemi che promuovono l’arricchimento a scapito dei poveri, il nazionalismo, il cosiddetto sovranismo, l’individualismo sfrenato, l’autoritarismo e influenzerà l’opinione pubblica promuovendo in netta opposizione con lo stile “trumpiano”, un virus che ha infettato tutto il mondo occidentale che si vanta di essere democratico e cristiano per il solo fatto di recitare la vuota formula di “Dio, Patria e Famiglia”. 

I cattolici USA e quelli di tutto il mondo si sentiranno sempre di più orientati su temi come accoglienza, emigrazione, redistribuzione, ambiente e giustizia che   indeboliranno il consenso culturale ed elettorale su cui si basano le fortune politiche, economiche ed elettorali di coloro che gestiscono il potere politico ed economico degli Stati, 

Papa Leone, quindi, proporrà questi temi a tutti gli uomini di buona volontà, rappresentati da tanti che hanno atteso di vedere il suo volto e di ascoltare le sue parole di pace nella Piazza S. Pietro e che, tornando a casa, hanno portato con sé la certezza che, in seguito alla scelta del conclave, si è riaccesa in loro la speranza, che ha, come una luce nelle tenebre, orizzonti impensabili e che, perciò, non può andare delusa.