Il silenzio dentro. Quando raccontare diventa un atto di giustizia

“Che valore ha la libertà? Ce lo siamo mai chiesti? E se lo è mai domandato chi oggi sta scontando una condanna dietro le sbarre un attimo prima di compiere il reato?”

Questi e mille altri quesiti hanno spinto Francesca Ghezzani, nota giornalista e conduttrice televisiva e radiofonica, a percorrere un viaggio dentro e fuori i penitenziari per raccogliere, attraverso decine di interviste, le testimonianze di carcerati, ex detenuti oggi reinseriti nel tessuto sociale e nomi autorevoli del panorama istituzionale e associazionistico, esperti di criminologia e psichiatria forense, giornalisti e addetti alla comunicazione, esponenti del clero, sociologi, senza tralasciare i concetti di finanza e imprenditoria sociali, economia carceraria e circolare, upcycling presenti all’interno del sistema penitenziario e il delicato rapporto, sempre più sfidante e attuale, tra giustizia penale e intelligenza artificiale.

“Non fatemi vedere i vostri palazzi ma le vostre carceri, poiché è da esse che si misura il grado di civiltà di una Nazione” affermava il padre dell’Illuminismo Voltaire secoli fa e, ancora oggi, è doveroso interrogarsi sulle condizioni delle prigioni, spesso alle prese con carenza di personale, sovraffollamento, casi di suicidio tra i detenuti e persino nel Corpo di Polizia Penitenziaria, con un anno 2024 che ci ha lasciato in eredità drammatici record.

Alla fine del suo viaggio Francesca Ghezzani forse ha trovato risposte che cercava, ma sicuramente si è trovata a porsi altre domande.

Cosa fare, allora, senza cadere nella retorica del buonismo e ben sapendo che non tutti sono pronti a riabilitarsi o desiderano farlo, affinché la giustizia faccia il suo corso e chi si è macchiato di un reato e voglia ricucire gli strappi possa contare su un concreto reinserimento che lo tenga lontano da recidive al termine della pena e si salvi?

Come agire affinché la ritrovata libertà non faccia più paura della stessa prigione e non si torni a essere un pericolo per sé stessi e la sicurezza sociale? Come far sì che la detenzione, se volta a un processo di rieducazione, sia un investimento per i detenuti e una garanzia per la società?

“Il silenzio dentro” con il suo sottotitolo che deve essere uno stimolo alla lettura, rappresenta l’essenza del vero giornalismo d’informazione e di inchiesta.

Quello che possiamo affermare con assoluta certezza è che questo libro dai contenuti spesso sorprendenti e, se vogliamo inquietanti per gli argomenti che tratta, si può leggere come se fosse un grande romanzo che induce alla riflessione il lettore. Del resto non potevamo aspettarci nulla di diverso da una grande giornalista come Francesca Ghezzani che da oltre un ventennio è autrice e conduttrice di programmi di informazione che affrontano temi sociali a 360°.

Il libro è edito da Swanbook Edizioni di Desenzano del Garda e sarà disponibile a partire dal 10 ottobre p.v.

 

IL SILENZIO DENTRO (Quando raccontare diventa un atto di giustizia) – Francesca Ghezzani

Swanbook Edizioni