Il Papa controcorrente che piace al popolo di Dio

Quello che sta succedendo nella Chiesa Cattolica, fino ad alcuni anni fa era inimmaginabile. Abbiamo un Papa che sorprende e che guida il suo gregge con coraggio, discernimento e controcorrente, che si muove contro i grandi poteri tecno-economici di questo mondo…

 

di ANDREA FILLORAMO

Quello che sta succedendo nella Chiesa Cattolica, fino ad alcuni anni fa era inimmaginabile. Abbiamo un Papa che sorprende e che guida il suo gregge con coraggio, discernimento e controcorrente, che si muove contro i grandi poteri tecno-economici di questo mondo, contro le mode culturali e contro il pensiero dominante, restando fedele solo ad una cosa: al Vangelo, che lotta la pedofilia, che sembra abbia fatto stanza negli stessi palazzi pontifici o episcopali e che è stata scovata nelle canoniche dei preti, nelle parrocchie, negli oratori, nei seminari, nei conventi e nelle scuole tenute dalle autorità religiose.
C’è, tuttavia, all’interno della stessa Chiesa chi organizza e fomenta un complotto contro di lui per obbligarlo a dimettersi e a farsi sostituire da chi ama crogiolarsi nel caldo torpore di una chiesa immobile, ipocrita e stantia che odia la modernità, ritenendola la grande eresia dalla quale al più presto essa si deve liberare.
Fortunatamente ci sono tanti che sono assolutamente convinti, che questo Papa e questa stagione che stiamo vivendo, nonostante tutte le difficoltà e le critiche, siano un grande dono del Signore per la Chiesa e l’umanità intera.
Certo che parlare o alludere a un complotto, non è facile ma, se da tempo, circola questa voce che proviene dallo stesso Vaticano, occorre almeno ascoltarla, particolarmente se essa viene amplificata da un cardinale che è una personalità autorevole all’interno della Chiesa e profondo conoscitore delle dinamiche interne all’orbe cattolico e teologo raffinato.
Si tratta del cardinale Walter Kasper, ex responsabile dei rapporti ecumenici, che in un programma trasmesso dall’emittente statale tedesca ARD, sostiene che ci sono settori nella Chiesa che stanno approfittando della crisi degli abusi sessuali come piattaforma per far fuori Francesco.
Egli dice: “Ci sono persone che semplicemente non amano questo pontificato. Vogliono che finisca il prima possibile per avere quindi, per così dire, un nuovo conclave. Vogliono anche che vada in loro favore, che abbia un risultato che si adatti alle loro idee”. Per Kasper il piano è chiaro: gli oppositori di Francesco puntano ad arrivare a un cambio del papa.
Questo avviene “nella Chiesa”, tra credenti cattolici fino a ieri in profondo ossequio al Papa. Cos’è successo perché sia divenuta possibile tutto ciò?
Papa Francesco non ha mutato nulla della dottrina: è un uomo della tradizione cattolica più schietta, per molti aspetti condivide posizioni che sono comuni ai conservatori.
Egli, pur confrontandosi con chi lo contesta, trova una sola risposta: non la dottrina, non la fede, ma la sua semplicità priva di atteggiamenti ieratici, il suo sottrarsi a immagini sontuose del Papa, il suo stile confidenziale che abbraccia, tocca, stringe senza voler affermare la sacralità della sua persona, provocano una sorta di paura che un vescovo ha espresso in questi termini: «Giorno dopo giorno smonta tutto il pontificato romano!».
Enzo Bianchi, a tal proposito, dice: “Ma credo ci sia anche un’altra ragione: quella del suo magistero che mette al primo posto il Vangelo esigente di Gesù quale annuncio che ha come primi clienti di diritto i poveri, la sua sollecitudine per i migranti, i perseguitati, i bisognosi verso i quali volge il suo sguardo paterno con priorità rispetto ad altre realtà che abitano il recinto del sacro. Da qui l’annuncio reiterato della misericordia, un richiamo pressante che scandalizza: se, infatti, c’è amore gratuito di Dio, come si potrà far capire alla gente che Dio vuole comportamenti di giustizia, riconciliazione e pace? Se non c’è il timore della pena e del castigo, cosa farà la gente della propria libertà? Così, ritroviamo sulla bocca anche di diversi cattolici espressioni di dissenso verso il Papa un tempo semplicemente inimmaginabili”.