Il messaggio natalizio di Mons. Giovanni Accolla: La carità è al cuore di ogni vita sociale sana e aperta

di ANDREA FILLORAMO

“Tutti sono capaci di parlare o di scrivere in modo oscuro e noioso: la chiarezza e la semplicità invece sono scomode. Non solo perché richiedono più sforzo e più talento, ma perché quando si è costretti a essere chiari non si può barare”. Così ho letto recentemente in un libro di Piero Angela e questo pensiero mi è tornato in mente quando, attraverso  la Rete sono venuto alla conoscenza del  messaggio natalizio di Mons. Giovanni Accolla, arcivescovo di Messina, caratterizzato, come facilmente si può notare, e come credo egli sia abituato a fare, dalla semplicità e dalla concretezza, che è la stessa semplicità  e la stessa concretezza alla quale ha fatto riferimento Papa Francesco nell’omelia della messa mattutina a Casa Santa Marta, dopo la pausa delle feste natalizie del 2019.

Bergoglio in tale occasione definì queste attitudini “criteri” del cristianesimo, non fatte di “belle parole” e aggiunse: “i Santi sono i pazzi della concretezza”, che ci aiutano “a camminare” su tale via e “a discernere” le cose concrete “che il Signore vuole” rispetto alle “fantasie” e alle illusioni dei “falsi profeti”.

Anche, quindi, Mons. Accolla, come il Papa, si tiene lontano da quei teologi, chiamati “falsi profeti”, che fanno diventare la teologia, con i loro sillogismi, le loro astratte deduzioni, le loro esiziali teorie, una trappola alla fede che scoraggia e mette in crisi i credenti, e che si avvalgono molto spesso del sostegno della gerarchia ecclesiastica, nonché dei tanti preti “copia e incolla” nelle loro tediose omelie domenicali.

Essi non sanno che diffondono i germi dell’incredulità e sminuiscono o ridicolizzano aspetti fondamentali della vita reale dei cristiani, che hanno bisogno di pastori e di non di mestatori della dottrina, che è utile soltanto nella misura cui diviene teoria della cura pastorale, “counseling pastorale” e si focalizza, perciò, sui bisogni dell’individuo e sull’impegno della carità, che è la più grande virtù dei cristiani.

Per questo Mons. Accolla, nel suo messaggio, richiamando Papa Bergoglio dice: “Papa Francesco, nella sua ultima enciclica «Fratelli tutti», sottolinea il valore sociale della carità accompagnata dalla ricerca della verità: La carità è al cuore di ogni vita sociale sana e aperta…. è molto più che un sentimento soggettivo, se essa si accompagna all’impegno per la verità”.

Si spera che messaggio dell’arcivescovo Accolla che va oltre il formale augurio natalizio, specialmente in questo bruttissimo momento di pandemia in cui il pensiero deve necessariamente andare a quanti soffrono per le sue nefaste conseguenze e ai quali particolarmente l’arcivescovo si rivolge, venga accolto e tradotto in termini concreti e operativi.