
di Andrea Filloramo
Alle 16.30 di oggi, 7 maggio 2025, ci sarà l’ingresso in Conclave dei cardinali elettori e il loro giuramento prima dell’Extra omnes, ovvero il momento in cui le porte della Cappella Sistina verranno chiuse per l’inizio delle votazioni.
Inizierà da allora l’attesa delle fumate, una a fine mattinata e una a fine giornata se nere, o anche a metà mattinata o metà pomeriggio se dal comignolo della Sistina si leverà il fumo bianco che annuncerà al mondo l’elezione del nuovo Papa.
Da considerare che la fumata bianca, per i cattolici, è l’ultimo atto del conclave ed è un evento simbolico che segnala che è stato eletto un nuovo papa e che la sua scelta non è una decisione umana, ma ispirata da Dio, che non abbandona la sua Chiesa.
E’ l’istante in cui i cattolici hanno la chiara la conferma di ricevere un segno di continuità e di stabilità, che rappresenta la perpetuità della Chiesa, che sopravvive attraverso i secoli e che è in grado di rinnovarsi, mantenendo una connessione fra presente e passato.
Da evidenziare che la figura del papa, chiunque egli sia, che provenga dal Nord o dal Sud del mondo, ha un indubbio impatto politico e geopolitico, in quanto è il leader religioso di oltre un miliardo di cattolici, ed è anche una figura di grande influenza politica internazionale.
In sostanza, la fumata bianca non è solo un evento che riguarda la Chiesa cattolica, ma anche un simbolo profondo che tocca temi universali: la continuità della tradizione, la scelta spirituale, l’incontro tra il sacro e il politico, e l’attesa di un cambiamento che possa rispondere alle sfide di un mondo in continua evoluzione
La fumata bianca segna, perciò, l’inizio di un nuovo capitolo in cui il papa avrà a che fare non solo con questioni religiose ed ecclesiastiche ma anche con questioni globali e diventa così una figura istituzionale, un punto di riferimento per milioni di persone e una persona capace di rinnovare la speranza, spesso alle prese con sfide moderne come le disuguaglianze sociali, la povertà, le guerre, e le crisi ambientali.
Viviamo in un mondo in cui siamo bombardati da immagini istantanee e colpi visivi, ma la fumata bianca è diversa.
La fumata bianca è un simbolo che rimanda a un processo invisibile, a una riflessione più profonda sulla fede e sulla continuità di una tradizione.
Non è solo ciò che vediamo, ma quello che sentiamo, ciò che attendevamo, ciò che significa nel cuore dei credenti ma anche dei non credenti.
La fumata bianca sfida il nostro mondo di istantaneità visiva, perché ci invita a guardare oltre l’immagine, verso il significato che essa racchiude.
Tutti aspetteremo “l”habemus papam” del Camerlengo di Santa Romana chiesa; sentiremo il nome che il nuovo papa si imporrà; allora tutte le campane della Città del vaticano squilleranno a festa e la Piazza S. Pietro si riempirà fino all’inverosimile.
Ritroveremo le certezze della vita quotidiana? Saremo aiutati a credere nuovamente nel futuro e a trovare la forza di costruirlo insieme? Nessuno lo sa, ma confidiamo nelle parole e nelle soluzioni del Papa che la Provvidenza ci darà.