HELPCODE ITALIA ONLUS: 200 MILIONI DI BAMBINI NEL MONDO SOFFRONO DI MALNUTRIZONE. NECESSARIA AZIONE GLOBALE PER SCONFIGGERE LA FAME

Malnutrizione infantile: oggi, a livello globale, 1,9 miliardi di adulti sono in sovrappeso o obesi mentre 462 milioni sono sottopeso. Allo stesso tempo, secondo gli ultimi dati di UNICEF, OMS e Banca Mondiale, oltre 200 milioni di bambini soffrono di una qualche forma di malnutrizione: 49,5 milioni di bambini sono affetti da malnutrizione acuta, 149 milioni soffrono di malnutrizione cronica e 40 milioni sono in sovrappeso o obesi.

 

È quanto emerge dalla seconda edizione del Report di Helpcode sulla malnutrizione infantile, una fotografia preoccupante sullo stato di salute dei bambini in Italia e nel mondo. E con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica, le istituzioni e i media sulle pericolose conseguenze della malnutrizione infantile – in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione (16 ottobre) – anche quest’anno torna la campagna di Helpcode “C’era una volta la cena”.

 

La malnutrizione infantile, nelle sue varie forme, è dunque il principale fattore di rischio di mortalità e morbilità per i bambini nella fascia d’età 0-5 anni: quasi la metà dei decessi è associata alla malnutrizione così come lo è l’11% delle malattie infantili. E guardando l’altra faccia della medaglia, solo nel corso dell’ultimo anno, gli effetti di sovrappeso e obesità hanno causato globalmente 4 milioni di decessi dimostrando come nel continuo evolvere del panorama nutrizionale globale l’alimentazione ha sempre maggiori ricadute sulla nostra salute e sul rapporto che abbiamo con il cibo.

 

Come evidenziato dal Report la malnutrizione infantile in Italia e nel Mondo, negli ultimi 3 anni ha ripreso a crescere rendendo così il 2018 testimone di un aumento tale da raggiungere gli stessi livelli di circa 10 anni fa: nell’ultimo anno 820 milioni di persone non hanno avuto abbastanza da mangiare – dichiara Alessandro Grassini Segretario Generale Helpcode. – Nonostante i significativi avanzamenti globali compiuti nella riduzione della denutrizione infantile, oggi l’11% della popolazione mondiale risulta ancora affetta da malnutrizione facendo apparire sempre più lontano l’obiettivo posto dall’Organizzazione delle Nazioni Unite di debellare, entro il 2030, sia la fame che ogni forma di malnutrizione”.

Inoltre, i progressi compiuti nella lotta alla fame non sono stati omogenei: nelle regioni asiatiche e latinoamericane il livello di malnutrizione cronica ha subito, a partire dal 2000, una lenta ma costante diminuzione equivalente al 14,9% per l’Asia e da 16,9% a 9,6% per l’America Latina, ma lo stesso non si può dire per l’Africa dove il numero totale di bambini affetti da malnutrizione cronica è aumentato da 50,6 milioni nel 2000 a 58,8 milioni nel 2018.

 

GLI EFFETTI DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO SULLA MALNUTRIZIONE

Dall’inizio degli anni ’90 ad oggi, il numero di disastri collegati al clima è infatti raddoppiato raggiungendo un totale di 213 eventi climatici disastrosi all’anno. A questo ritmo, tra il 2030 e il 2050, il cambiamento climatico causerà approssimativamente 250.000 decessi in più all’anno dovuti principalmente a malnutrizione, malaria, diarrea e stress termico. Nel 2019, gli shock climatici hanno avuto severe ripercussioni sulla produzione agricola e sugli allevamenti di numerose regioni del mondo, e di conseguenza sulla sicurezza alimentare. Nella regione sudafricana, la siccità ha ridotto drasticamente la produzione agricola facendo aumentare i prezzi dei beni alimentari di prima necessità. Inoltre, il ciclone Idai di questa primavera ha devastato la provincia di Sofala in Moambico colpendo 600.000 persone nello stato alle quali se ne sono aggiunte 125.000 in Malawi e 10.000 in Zimbawe e causando la morte di più di 200 individui. L’aumento delle temperature e la maggior variabilità delle precipitazioni intaccano negativamente i livelli di produzione alimentare in molte delle regioni più povere del mondo, facendo così aumentare la prevalenza di malnutrizione, che già adesso causa circa 3 milioni di morti l’anno, compromettono l’igiene e causano l’incremento del rischio di contrarre di malattie diarroiche, che ogni anno causano la morte di più di 500.000 bambini sotto i 5 anni.

 

IL TRISTE PRIMATO ITALIANO: 1 BAMBINO SU 3 (FASTA 6-9 ANNI) OBESO O SOVRAPPESO

La culla della dieta mediterranea vanta un triste primato. È in Italia che si concentra il numero maggiore di bambini obesi e sovrappeso del Vecchio Continente. Parliamo di uno su tre nella fascia d’età 6-9 anni. Un dato che – seppur in diminuzione negli ultimi anni – resta allarmante[1]. A contendersi il record con gli italiani, ci sono i vicini ciprioti, greci e spagnoli, a certificare il declino della dieta a lungo considerata l’elisir di lunga vita e ora costretta – complici crisi economica e povertà educativa – a cedere il posto a tavola al cosiddetto junk food, il cibo spazzatura[2]. Sono circa 100mila i bambini obesi o sovrappeso nel nostro Paese, con una prevalenza dei maschi (21%) sulle femmine (14%). A livello globale d’altra parte il numero di bambini di età inferiore ai cinque anni obesi o sovrappeso risulta in costante aumento e ha ormai superato quota 40 milioni, 10 milioni in più rispetto al 2000[3].

 

Siamo dunque difronte a un problema sanitario dagli enormi costi sociali ed economici. Basti pensare che solo nell’ultimo anno gli effetti di sovrappeso e obesità hanno causato 4 milioni di decessi a livello mondiale[4]. L’impatto economico globale invece è stimato in 500 miliardi di dollari l’anno[5].

LA CAMPAGNA “C’ERA UNA VOLTA LA CENA”. CLAUDIA GERINI TESTIMONIAL

Realizzata con la collaborazione scientifica della UOC Clinica Pediatrica ed Endocrinologia dell’Istituto Giannina Gaslini, Università degli studi di Genova, la campagna ha l’obiettivo di promuovere attività di monitoraggio, educazione alimentare e prevenzione della malnutrizione, offrendo al contempo aiuto concreto attraverso un programma di Cash and Voucher concepito per garantire cibo sano alle famiglie in povertà.

Testimonial d’eccezione della campagna è, anche quest’anno, Claudia Gerini, protagonista di un video nel quale invita tutti a fare la propria parte nella lotta alla malnutrizione infantile donando un pasto sano a chi non può permetterselo: «Molti non hanno le risorse economiche per poter acquistare cibo di qualità per i propri figli. Molti altri non sanno quale sia la scelta giusta per un’alimentazione corretta».

 POVERTÀ ECONOMICA + POVERTÀ EDUCATIVA = POVERTÀ ALIMENTARE

Quando scarseggiano le risorse economiche per accedere a un’alimentazione sana, aumenta il consumo di cibi poco salutari. E la malnutrizione inevitabilmente fa da apripista a sovrappeso e obesità, che non sono mai indice di opulenza, piuttosto rappresentano il sintomo di una dieta contrassegnata da errori nutrizionali e consumo eccessivo di cibo spazzatura, privo di nutrienti ma altamente calorico.

D’altra parte, la malnutrizione infantile registra un impatto maggiore nelle famiglie con un più basso livello di scolarizzazione. Significativo notare come in Italia l’incidenza dell’obesità si dimezzi quando la madre è in possesso di un titolo di studio elevato[6].

 

Non a caso le famiglie del Centro e del Sud d’Italia – con livelli di istruzione, oltreché di reddito, più bassi rispetto alla media nazionale – registrano un’incidenza maggiore del fenomeno. La maglia nera va ai bambini campani (oltre il 40% sono sovrappeso e obesi), seguiti dai coetanei di Molise, Calabria, Sicilia, Basilicata e Puglia[7].

 

L’educazione alimentare è una delle armi principali a disposizione nel contrasto alla malnutrizione. Per questo il report di quest’anno si arricchisce di un contributo importante, il decalogo messo a punto dalla Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) con le 10+1 regole per una corretta alimentazione nei primi due anni di vita, un prontuario che tutti potranno scaricare dal sito https://ceraunavoltalacena.it/ e contribuire così a debellare la piaga della malnutrizione infantile.

[1] Okkio alla Salute, Ministero della Salute, 2016

[2] COSI – Childhood Obesity Surveillance Initiative HIGHLIGHTS 2015-17

[3] FAO, The State of Food Security and Nutrition in the World, 2019

[4] UNICEF/WHO/WORLD BANK GROUP Joint Child Malnutrition Estimates; 2019

[5] Investing In Nutrition: The Foundation For Development and Investment Framework To Reach The Global Nutrition Targets, 2015

[6] Prevalence of Severe Obesity among Primary School Children in 21 European Countries, Obesity Facts 2019

[7] Socioeconomic status and impact of the economic crisis on dietary habits in Italy: results from the INHES study, Journal of Public Health