Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Nuove società, nuove economie

Dopo aver puntato i riflettori su conoscenza e formazione, il percorso d’indagine Le conseguenze del futuro, proposto dalla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, in collaborazione con Eni, prosegue domani, venerdì 15 marzo, alle 18.30 presso la sede della Fondazione (viale Pasubio 5; Sala Polifunzionale) sul tema Comunità. Nuove società, nuove economie. A discuterne, moderati dal conduttore e autore radiofonico e teatrale Matteo Caccia, Marcio Pochmann, professore di economia all’Università Statale di Campinas, l’economista ed ex-ministro Fabrizio Barca, l’ex Presidente dell’Ecuador Rafael Correa.

 

La comunità, come insieme di relazioni umane iniziativa collaborativa e cooperativistica, è il termometro della società: può rafforzarsi o deteriorarsi, incidendo sulla tenuta e la fibra della collettività. L’ingrediente fondamentale, che oggi è quanto mai urgente recuperare, è il senso comunitario e collettivo di bene comune, l’unico collante capace di ricomporre le fratture sociali causate dalle disuguaglianze economiche. Prende avvio da qui l’analisi dell’ex ministro Fabrizio Barca, che si focalizzerà sui meccanismi di formazione della ricchezza e sul problema della disuguaglianza a essi correlato, esaminandone cause, implicazioni e prospettive. In particolare spiegherà come l’ingiustizia sociale non nasca da fenomeni inevitabili quali l’innovazione tecnologica o la globalizzazione, ma da precise scelte di politica pubblica riguardanti anzitutto il potere negoziale e di controllo del lavoro (indebolimento dei sindacati, frammentazione dei processi produttivi). E non solo: ulteriori fonti di disuguaglianza vanno ricercate nella ridotta capacità di accesso al patrimonio globale della conoscenza (appannaggio di giganti monopolisti e ostaggio di algoritmi di apprendimento automatico che già superano la nostra comprensione) e, negli ulteriori divari che si aprono, nel passaggio generazionale, con la trasmissione ereditaria della ricchezza.

Da queste analisi di carattere macroscopico, la riflessione continuerà andando al cuore del rapporto economia-comunità con l’intervento dell’ex Presidente dell’Ecuador Rafael Correa, che delineerà il paradigma del socialismo comunitario all’inizio del XXI secolo portando la sua esperienza di governo dell’Ecuador come caso concreto della possibilità di trasformare concretamente i modelli di governo in chiave solidaristica, partendo dalla responsabilità di un attore pubblico che recepisce i bisogni e abilita l’azione di fasce di popolazione che ordinariamente non prendono la parola e non sono beneficiari privilegiati delle politiche pubbliche e della politica stessa. A seguire Marcio Pochmann, candidato parlamentare per il Partito dei Lavoratori (PT) alle scorse elezioni presidenziali brasiliane, si concentrerà sulla storia politica e culturale recente del Brasile, a partire dall’ondata autoritaria che ha fatto notizia negli ultimi mesi. Con un monito in particolare: siamo di fronte a un nuovo cambio d’epoca, che divide le società in gruppi contrapposti: quello delle persone inconsapevoli di vivere in un tempo di transizione, quello di chi contesta questo processo e vi reagisce tentando di riconnettersi ai vecchi modelli urbani e industriali e, infine, il gruppo di coloro che tengono il passo dell’inedito avanzamento della società dei servizi e sono pronti ad approfittare dell’orizzonte di aspettative e possibilità aperte dal futuro. E la stessa pluralità che sembra ancora sussistere nello spazio pubblico non è più un corpo potenzialmente coeso, capace di un’azione collettiva, ma è ridotta a una serie di moltitudini che vivono precariamente in un contesto di surplus di massa del lavoro. Su questo sfondo di instabilità, la definizione del significato della nuova epoca dipende esclusivamente dal gruppo che prevarrà all’interno del tessuto sociale.

Accanto a queste disamine, si passerà dal livello macro degli inquadramenti e delle riflessioni economico-politiche al livello micro dell’esperienza sul campo, grazie alla testimonianza di buone pratiche offerta da Faircoop, una cooperativa globale aperta che si organizza attraverso Internet al di fuori dei confini e dei controlli degli stati nazionali. L’obiettivo del suo lavoro è costruire un sistema economico globale alternativo basato sulla cooperazione, l’etica, la solidarietà, la redistribuzione della ricchezza tra nord-sud del mondo e la giustizia nelle relazioni economiche.

Il FeltrinelliCamp

Questo appuntamento si contestualizza nel programma del FeltrinelliCamp, una due giorni (15 e 16 marzo) presso la Fondazione G. Feltrinelli dedicata a Rethinking Capitalism: from globalization to humanization, in cui saranno chiamati a raccolta cento giovani ricercatori e professionisti da tutta Europa per guardare al capitalismo con senso critico, approcciandolo dalle molteplici prospettive incardinate nelle diverse discipline cui afferiscono i partecipanti selezionati: un accostamento tra ricerca e pratica che costituisce uno dei punti di forza del progetto. Un altro è rappresentato dall’opportunità unica, per gli studiosi più giovani, di dialogare non solo gli uni con gli altri ma di confrontarsi anche con i loro colleghi senior: tra gli ospiti infatti, nelle diverse sessioni di lavoro, oltre a Marcio Pochmann, Rafael Correa e Fabrizio Barca, interverranno Laura Carvalho (Università di San Paolo), Pavan Sukhdev (Presidente WWF International e fondatore di GIST Advisory), Edoardo Reviglio (capo economista della Cassa Depositi e Prestiti), Andrea Roventini (Scuola Superiore Sant’Anna). Quattro i temi centrali: la ricerca di alternative al sistema economico della globalizzazione analizzandone prospettive, sfide, necessità, vincoli; la relazione tra cittadini, comunità e Stato e il contributo di ciascuno di questi attori nella formazione e distribuzione della ricchezza per ridurre marginalità e disuguaglianze; le politiche economiche (e la responsabilità dell’attore pubblico che le promuove) come leva di sviluppo anche in relazione ai capitali che orientano e definiscono i mercati; non ultimo, il capitale naturale e sulle implicazioni che il suo utilizzo, da una parte, e la sua adeguata valutazione dall’altra, può avere sulla qualità della vita. Nell’ambito dell’Osservatorio su idee e pratiche per un futuro sostenibile, il progetto del FeltrinelliCamp intende favorire e stimolare un confronto e uno scambio scientifico e di contenuto di alto livello fra giovani profili con background disciplinari – mondo accademico, professionale e giornalistico– e con provenienze geografiche differenti.

I prossimi incontri

Le conseguenze del futuro proseguirà nei prossimi appuntamenti sui temi: Salute. Sulla nostra pelle, con Kate Pickett, professoressa di epidemiologia presso l’Università di York, e il direttore dello Human Technopole Iain Mattaj (23 aprile); Cibo. La giusta risorsa, con Raj Patel, economista, giornalista e attivista affiliato alla University of Texas, e il Vice Presidente Commissione Agricoltura Parlamento Europeo Paolo De Castro (7 maggio); Spazio. Le piazze del mondo, con Ash Amin, urbanista e geografo presso l’Università di Cambridge, in dialogo con Abderrahman Labsir, responsabile delle politiche giovanili e di inclusione sociale e membro del consiglio municipale della città di Mechelen, in Belgio, esempio di integrazione sociale e culturale fondata su processi partecipati di rigenerazione urbana (22 maggio).