E la gente rimase a casa e lesse libri e ascoltò…

di ANDREA FILLORAMO

Riporto i versi della scrittrice americana Kitty O’Meara, che hanno in poche ore fatto il giro del web, scritti qualche giorno fa a proposito della pandemia che stiamo vivendo. Al di là della retorica che qualcuno può scorgervi e della cattiva traduzione in italiano, essi riaffermano un sentimento di ottimismo che ci deve animare, pur sapendo che ancora il virus è “fra noi”.

Ciò avverrà se avremo il coraggio di cambiare per cambiare il mondo in cui viviamo. Occorre quindi che tutti ci armiamo di buona volontà, avendo fiducia in chi propone o proporrà strategie per uscire dalla stagnazione psicologica, sociale, ed economica in cui siamo caduti, riacquistare quei valori che prima della pandemia avevamo perso ma che fanno parte della nostra civiltà cristiana. Siamo sicuri: sorgerà un mondo nuovo in cui verrà salvaguardata la nostra salute e la salute del nostro pianeta che, per colpa nostra, è gravemente ammalata ed è sempre pronta a vendicarsi.

E la gente rimase a casa
e lesse libri e ascoltò
e si riposò e fece esercizi
e fece arte e giocò
e imparò nuovi modi di essere
e si fermò
e ascoltò più in profondità
qualcuno meditava
qualcuno pregava
qualcuno ballava
qualcuno incontrò la propria ombra
e la gente cominciò a pensare in modo differente
e la gente guarì.
E nell’assenza di gente che viveva
in modi ignoranti
pericolosi
senza senso e senza cuore,
anche la terra cominciò a guarire
e quando il pericolo finì
e la gente si ritrovò
si addolorarono per i morti
e fecero nuove scelte
e sognarono nuove visioni
e crearono nuovi modi di vivere
e guarirono completamente la terra
così come erano guariti loro.