DIOCESI DI MESSINA: FOCOLAIO IN UNA PARROCCHIA (SI APRE QUESTO FILE?)

di ANDREA FILLORAMO

Anche in quella determinata parrocchia su invito del parroco si era costituito un gruppo di volontari (vaccinati o non vaccinati non lo sappiamo) per accogliere, nell’emergenza Covid 19, la gente all’esterno della chiesa e farla entrare con ordine rispettando la distanza di sicurezza, per indirizzare dentro la gente a prendere posto solo là dove indicato da un apposito segno, per pulire al termine di ogni celebrazione i banchi utilizzati.

Il gruppo è stato attivo fino a qualche giorno fa, fino a quando, cioè, diversi volontari sono stati colpiti dal virus e qualcuno/a è andato/a a finire in terapia intensiva, dove da qualche giorno lotta fra la vita e la morte.

Conseguentemente tutti i volontari, per la paura del contagio hanno rinunziato al loro incarico. Al parroco non rimaneva altro che chiudere la chiesa.

Ma non è stato così. Non poteva quel prete passare come l’unico parroco incapace di organizzare un servizio concernente la sanità pubblica ed essere quindi costretto a chiudere la chiesa.

Ha ritenuto, così, di far sfidare anche la morte; ha chiesto insistentemente di non segnalare i contagi, di non far presente alla Curia e al vescovo la situazione, di affidarsi solo al Padre eterno perché è solo Lui – diceva – che può “liberarci da questa pandemia e non sono le leggi dello Stato, al quale ha ceduto anche la CEI”.

Da giorni, quindi invia ai volontari il seguente messaggio, la cui capziosità e ricattabilità sono facilmente intuibili:

“Carissimi volontari, purtroppo, stiamo vivendo un altro periodo di particolare difficoltà ed emergenza al quale dobbiamo rispondere con grande senso di responsabilità e forte attenzione. Considerate le tante defezioni di questi mesi e la difficoltà di alcuni volontari in questo particolare momento di emergenza si procederà così come si potrà.  Vi invito a pregare perché il Signore ci liberi da questa pandemia e a sentirci uniti spiritualmente nonostante il grande momento di prova che sta vivendo l’umanità. Il vostro parroco, padre XXXXXXXX.  Buona giornata

Si spera veramente che questo esempio non sia seguito da altri parroci che fin’ora si sono dimostrati capaci di conciliare il loro ministero con la particolarità di un momento in cui dobbiamo fare i conti con un virus che minaccia la nostra vita.