Cultura e tempo libero secondo l’Istat

Nel 2018 la partecipazione culturale fa registrare un lieve aumento rispetto al 2017, passando dal 64,1 al 64,9 per cento, con una crescita concentrata tra chi dichiara di aver partecipato a più di quattro eventi nel corso degli ultimi 12 mesi (dal 23,2 al 24,5 per cento).

 

L’incremento osservato è trainato principalmente dai visitatori di monumenti e siti archeologici (in aumento di due punti percentuali rispetto al 2017) e da chi ha assistito a concerti di musica diversa da quella classica (in crescita dell’1,4 per cento). Continua il calo degli spettatori del cinema: la quota di chi si è recato al cinema negli ultimi 12 mesi passa dal 49,6 per cento del 2017 al 48,8 per cento del 2018. La diminuzione di spettatori del cinema interessa tutte le classi di età, a eccezione di quelle più anziane (tra i 65-74enni aumenta dell’1,3 per cento). Gli uomini dichiarano più frequentemente delle donne di fruire di almeno un tipo di spettacolo e/o intrattenimento.

Le differenze di genere riguardano prevalentemente quanti dichiarano di svolgere due o più attività nell’anno (il 51,7 per cento degli uomini
rispetto al 47,0 per cento delle donne). Nel 2018 è ancora stabile la quota di lettori di libri e continua a diminuire quella di quotidiani. Anche nel 2018 i residenti nel Centro-Nord sono i più attivi in termini di partecipazione culturale e si distinguono per i più bassi tassi di astensione
complessiva. Nel 2018 l’uso del personal computer resta stabile mentre la navigazione in Internet coinvolge sempre più persone di anno in anno anche tra gli utilizzatori “forti” (giornalieri). Si segnala un lieve aumento rispetto al 2017 di coloro che svolgono attività sportiva continuativa.

Nel 2018 gli istituti museali statali hanno registrato oltre 55 milioni di presenze, con un incremento di circa il 10 per cento rispetto all’anno precedente. Più del 60 per cento delle visite ha riguardato strutture del centro, concentrate in particolare nel Lazio e in Toscana. La produzione editoriale per ben l’80 per cento rimane concentrata nelle grandi case editrici, che nel 2017 pubblicano in media 256 titoli contro i quattro dei piccoli editori. Nello stesso anno la produzione libraria è stata di oltre 70 mila opere, in aumento rispetto al 2016 come numero di titoli (+9,3 per cento) e come tirature (+14,5 per cento).

La spesa destinata dalle famiglie italiane alla cultura e al tempo libero rimane, in percentuale sulla spesa complessiva per consumi, pressoché
invariata (poco meno del 7 per cento).

ISTAT – ANNUARIO STATISTICO ITALIANO