Cimitero o non cimitero? Cremare o non cremare?

Wooden judge or auction gavel, a small house and books. 3d illustration

In Giappone il 99% dei morti sono cremati. Presso gli Yanomami dell’Amazzonia studiati da Claude Lévi Strauss, si mescolano le ceneri dei cadaveri cremati con gli alimenti sì da poter incorporare i morti.

 

Nell’antichità in Europa e in India oggi, le necropoli raccolgono soprattutto ceneri. In Italia oggi, il 23,90% di corpi vengono cremati. Questo rispetto a meno dell’1% degli anni 1980, quando Federico Fellini finisce di girare “E la nave va”, il film che racconta la dispersione in mare delle ceneri di Maria Callas.

In una generazione, quindi, la morte è cambiata. Quest’ultima in genere avviene in ospedale dove le persone sono state ricoverate per evitare le sofferenze (proprie dei ricoverati nonché dei loro cari) di un’agonia che continua a fare paura. La Chiesa cattolica ha vietato la cremazione fino al 1963, mentre le Chiese protestanti già non davano indicazione per la conservazione fisica dei corpi.

Questo spiega perché dei Paesi protestanti, come Danimarca o Svizzera o Svezia, siano maggiormente dediti alla cremazione (l’87,45% nella Confederazione Elvetica, l’80,90% in Danimarca, 80,11% in Svezia). Mentre in Spagna, Paese cattolico quanto, e forse più, del nostro, la percentuale è inferiore: 20,50; e in Francia, Paese religiosamente vicino al nostro, siamo al 34,54%.

Il motivo è da ricercare nel fatto che i corpi sepolti inquinino? E’ una questione economica: costi dei funerali tradizionali e non lasciare la manutenzione della tomba alle future generazioni?

Le cremazioni sembra quindi che continueranno a crescere? Non lo sappiamo. Alcuni tra coloro che hanno avuto questa esperienza per un loro caro, trovano la prova del fuoco estremamente violenta. E allora, perché non tornare indietro? Senza dubbio perché il fuoco libera le famiglie dalla questione dell’inumazione. E sempre senza dubbio perché si possono disperdere le ceneri negli spazi pubblici, tra cui il mare, o un giardino dei ricordi… che spesso ha sede presso un cimitero.

Alla fine, il business è business. I Comuni, che gestiscono le pratiche burocratiche fanno pagare non poche tasse e costi. E le società per la cremazione prosperano. Come sempre: informarsi prima, anche se a qualcuno può dare un certo prurito.

Vincenzo Donvito, presidente Aduc