Aborto e contraccezione. Il grande deficit, molto scolastico e culturale

Il fatto che il 50% delle gravidanze ogni anno siano indesiderate, è un dramma. Anche perché si stima che circa il 60% di esse, finiscano con un aborto spesso pericoloso perché procurato non in sicurezza (1).

Il punto centrale è la contraccezione, unico metodo per evitare di porre una donna di fronte alla drammatica scelta di aborto sì, aborto no. Una scelta che, anche se ci sono leggi che favoriscono l’interruzione di gravidanza e leggi che fanno il contrario, è sempre l’individuo donna a decidere sul proprio corpo. Lo stesso individuo che non è messa sempre in condizione di scegliere la contraccezione. Lo stesso individuo a cui sono affidate le sorti della demografia che esplode al pari dei drammi ecologici; a differenza di tanti “distratti” delle parti occidentali del Pianeta che, siccome nel loro orto hanno meno figli e nipotini “belli, bianchi e biondi”, blaterano di politiche di ripopolazione con anche incentivi economici per una maggiore natalità.

 

L’aborto è solo estremo rimedio, marginalmente per scelte sbagliate, ma quasi sempre unico per violenze culturali, sociali ed economiche. Nel Sahel come nelle periferie di Calcutta, Palermo e Parigi.

Se abbiamo chiari questi concetti e queste realtà, occorre non continuare a farsi male e continuare a lavorare, in modo molto più intenso di come si sia fatto fino ad oggi, sulla contraccezione. Essenzialmente femminile e senza sottovalutare quella maschile, anche nelle sue forme estreme di vasecotmia. E che sia chiaro, la contraccezione maschile è aspetto marginale del problema: la centralità è nell’individuo donna che si rapporta col proprio corpo.

Nel nostro piccolo Paese dobbiamo farci una domanda: perché l’educazione/informazione sessuale non è materia della scuola dell’obbligo. Solo dalla risposta realistica e non ideologica a questa domanda si potrà misurare la volontà di rendere sempre minori queste terrificanti percentuali sugli aborti.

Vincenzo Donvito Maxia

 

 

1  rapporto Onu 2022 sullo stato della popolazione mondiale:

https://www.aduc.it/notizia/gravidanze+indesiderate+50+totale+nel+mondo_138973.php

https://www.aduc.it/articolo/pianeta+esplode+abitanti+nostra+politica+si+parla_34845.php