SALUTE MENTALE. MAJORINO: 3,9 MILIONI DI EURO PER DARE SOSTEGNO AI MALATI E ALLE LORO FAMIGLIE

Affrontare il disagio mentale senza paura e senza pregiudizi, permettendo a chi ne soffre di accettarsi ed essere accettato grazie a percorsi di sostegno e di uscita dall’isolamento personale e sociale. In occasione della Giornata mondiale della Salute mentale che cadrà il prossimo 10 ottobre Comune di Milano, Coordinamento milanese del Terzo e Quarto Settore e Dipartimenti di Salute mentale degli ospedali milanesi hanno organizzato una serie di iniziative per sensibilizzare la cittadinanza sul tema del disagio mentale. Che non riguarda solo la malattia mentale vera e propria ma che include una fascia di popolazione molto più ampia affetta da disordini che colpiscono la sfera comportamentale, relazionale, cognitiva o affettiva delle persone: depressione, attacchi di panico, ansia, bulimia e anoressia.
“Con il Tavolo per la Salute mentale che coinvolge più realtà attive nella città, dal Terzo e Quarto settore agli ospedali – spiega l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino – abbiamo realizzato e finanziato con un investimento di 3,9 milioni di euro, progetti e servizi negli ambiti dell’abitare, del lavoro, del sostegno al reddito e della lotta allo stigma, certi che il disagio mentale vada affrontato e curato dando un sostegno concreto ai malati e alle loro famiglie. Grande importanza in tutto questo ha l’informazione. Sapere a quali servizi rivolgersi e a chi chiedere aiuto è fondamentale per compiere il primo passo e uscire dall’isolamento e dalla paura che la malattia mentale o le sue prime avvisaglie creano. Bene quindi queste iniziative che contribuiscono a far conoscere i servizi attivi e le storie di chi ha vissuto il disagio mentale o ancora ci convive”.
Le iniziative si svolgeranno in momenti e luoghi diversi, dal centro alle periferie. Giornata centrale sarà domenica 9 ottobre: dalle 14.30 alle 19.30 in piazza Scala presso le Gallerie d’Italia con “Biblioteca vivente e Disagio psichico”. Venti “libri umani” di una “biblioteca vivente” potranno essere richiesti “in lettura”. Obiettivo: infrangere i pregiudizi, ascoltando storie inedite, emozionanti, coinvolgenti come un romanzo. Dalle 16 in piazza Gasparri 4 al quartiere Comasina con “Porta una sedia in cortile…In piazza per la salute mentale” i cittadini saranno coinvolti in diverse attività da loro curate: intrattenimento teatrale, musica, banchetti e “apericena”. La iniziative proseguiranno lunedì 10 ottobre con un appuntamento al Teatro della Cooperativa in via Hermada 8 a Niguarda: alle 20.30 rappresentazione teatrale “Una Storia ancora da scrivere”.
Nel pomeriggio dalle 14.30 tornerà “Attaccati al tram della Salute mentale”, il tram itinerante per le vie della città. Dalle 15 in via Dogana 2 presso l’Informagiovani del Comune momento di condivisione con Shareradio.
Gli ambiti di intervento su cui il Comune di Milano ha finalizzato il proprio impegno – anche finanziario – sono quelli individuati con il Patto della Salute mentale, approvato con delibera di Giunta il 17 aprile 2014 e sottoscritto dalle istituzioni sanitarie della Salute mentale e dai soggetti del Terzo Quarto Settore, e sui cui il Tavolo Salute mentale in questi anni ha svolto il proprio ruolo di coordinamento e monitoraggio per valorizzare al massimo l’apporto di tutti: lavoro, abitare, prevenzione, lotta allo stigma e sensibilizzazione e infine carcere, OPG e nuove emergenze.
Le risorse complessivamente stanziate dal Comune per l’area Salute mentale sono di 3,9 milioni di euro e sono così ripartite:
• 2,1 milioni per il Fondo sociale (contributi e servizi) fino a qualche anno fa gestito da Asl su delega del Comune ma dal 2015 a gestione diretta;
• 600mila euro per interventi continuativi e diretti con i dipartimenti di Salute mentale.
Circa 600mila euro sono stati invece destinati ad interventi di cosiddetta “residenzialità leggera” (abitare in appartamenti, anziché in comunità: interventi socio assistenziali di sostegno alla vita autonoma e di sua tutela attraverso programmi specifici con il riconoscimento della quota sociale agli assistiti, individuati dai Centri psicosociali e inseriti con autorizzazione Ats nelle strutture accreditate. Nel dicembre del 2014 l’Amministrazione ha ridefinito i criteri per l’erogazione delle quote sociali introducendo un sistema di maggiore equità.
Dal 2015 è stato inoltre istituito un Fondo annuale di 200mila euro con l’intento di rafforzare il sostegno pubblico all’impegno sussidiario e complementare del Terzo e Quarto Settore nell’ambito della salute mentale, attraverso avviso pubblico biennale per l’erogazione di 400mila in contributi.
Nell’ambito di tali risorse infine oltre 300mila euro sono stati destinati a progetti e interventi per favorire l’inserimento lavorativo, anche attraverso l’assegnazione di borse lavoro attraverso il servizio Celav del Comune.