Ettore Sentimentale: la libertà e la franchezza per me sono valori non negoziabili

Gentile Direttore,

subito dopo aver letto il brano "Per amore di Sion non mi terrò in silenzio", vorrei tranquillizzare il confratello, la riflessione del quale condivido nella sostanza. Da quanto scrive, si evince che lui non fosse presente in seminario il 15 ottobre u.s., durante l’assemblea del clero, nella quale feci "coram populo" un piccolo resumé del mio operato e abbozzai le prospettive di cambiamento, personale e comunitario. A quanto già detto non ho nulla da aggiungere. Faccio mie le parole del saggio Qohelet: "C’è un tempo per parlare e un tempo per tacere…". Per quanto concerne l’eventuale sistemazione sul carro del nuovo vescovo, vorrei puntualizzare, infine, che (fortunatamente) il sottoscritto ha declinato decisamente l’invito a montare sulla diligenza del sistema. I posti erano tutti occupati e qualcuno avrebbe dovuto lasciargli spazio. E questo non era giusto perché avrebbe destabilizzato l’armonia relazionale dei componenti. Per l’avvenire, l’unica cosa certa che posso dire è che la libertà e la franchezza per me sono valori non negoziabili, chiunque sarà il vescovo. Per altri, forse, sono valori fuori corso…(come le monete quando vengono ritirate dalla banca centrale).
Cordialmente
Ettore Sentimentale