Solo un vescovo come Mons. Fasola può cambiare la Chiesa di Messina

Prof. Andrea Filloramo, ormai credo che siamo vicini alla nomina del nuovo arcivescovo di Messina. Con tale nomina si chiuderà in modo definitivo la parentesi della “faccenda La Piana”, alla quale tu, attraverso i tuoi scritti in IMG Press indirettamente hai partecipato, facendo da sponda ai preti che manifestavano il disagio di trovarsi in una diocesi in cui – dicevano – non vi era collaborazione con l’arcivescovo che improvvisamente ha presentato le sue dimissioni.

Proprio così! Siamo in attesa di questo evento tanto atteso nella diocesi da quei preti dei quali, in questo ultimo anno, ho colto il disagio dovuto alla mancanza di dialogo con il loro vescovo, da me molte volte sollecitato. Desideravo, scrivendo, che l’arcivescovo instaurasse con loro dei veri rapporti, che presupponevano il rispetto delle persone e la trasparenza di tutto quel che si fa. Credo che nessuno dei preti, almeno di quelli che io conosco e stimo, pensavano allora di vedere il proprio vescovo in singhiozzi perché ad appena 63 anni, lasciava l’arcidiocesi peloritana.

Il passato è ormai passato. Occorre progettare il futuro…
Esattamente, anche se la sofferenza per quel che è avvenuto non facilmente si può dimenticare. Quel che è avvenuto nella Città dello Stretto sicuramente occuperà un certo spazio negli annali della diocesi, ma “ai posteri l’ardua sentenza”. Noi siamo obbligati a dimenticare. Consideriamo l’insediamento del nuovo arcivescovo di Messina. Concentriamo, quindi, la nostra mente su questo avvenimento, che sicuramente sarà rappresentativo di una nuova primavera per la Chiesa Messinese.

Aspettiamo, quindi, la nomina il nuovo arcivescovo di Messina, Lipari e S. Lucia del Mela?
Aspettiamo con pazienza. Adesso la diocesi è sede vacante e nessuno sa quanto durerà. Un adagio del diritto canonico recita: “Sede vacante, nihil innovetur”, nella sede vacante non si innova; si trascorre un periodo di ordinaria amministrazione, in attesa della nomina del titolare: un consiglio, quasi un monito per l’Amministratore Apostolico. I tempi, che non sono prefissati, possono comunque essere anche lunghi: in qualche diocesi, nel passato, ci vollero sei mesi per la nomina di un vescovo e nel nostro caso ne sono passati già quasi quattro. Le domande su chi prenderà il posto del vescovo emerito sono tante: verrà il nuovo arcivescovo da fuori regione? Sarà di prima nomina? Sarà un prete “di strada” come nel caso di Palermo? Tutto è possibile, in una Chiesa rinnovata dal papa Bergoglio.

Non è proibito fare dei pronostici. Tu chi pensi sarà il nuovo vescovo?
La domanda è posta male. Forse volevi chiedermi: chi vorresti come arcivescovo di Messina? Il mio può essere soltanto un auspicio. Auguro che papa Francesco individui per la diocesi un vescovo che sia molto simile, in zelo pastorale, a Mons. Francesco Fasola, che è stato arcivescovo e archimandrita di Messina e del quale è in corso il processo di beatificazione.

Bella idea: molti non hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Tratteggia, per favore, il suo profilo.
Mons. Fasola fu un Pastore che con la sua opera instancabile,ha saputo accrescere l’autorevolezza morale del suo magistero episcopale. A distanza ormai di più di quasi trenta anni dalla sua morte ci rendiamo conto che la sua eredità rimane più viva che mai… e, forse, dobbiamo umilmente riconoscere, che non siamo stati sempre capaci di comprendere la sua capacità profetica nel leggere i segni dei tempi… Dobbiamo, quindi, riscoprire la sua testimonianza e il suo insegnamento! In fondo, quella Chiesa, fedele al Vangelo, che oggi Papa Francesco tanto sollecita, è quella stessa che mons Fasola ha voluto, ha cercato di realizzare! Non si deve sprecare la preziosa eredità di questo Vescovo: "La Chiesa ha il compito di legare la fede alla storia, la speranza alla vita, l’utopia alla serialità del quotidiano". Personalmente ho amato tanto Mons. Fasola; è stato per me un padre ed io mi sono sentito suo figlio.
Concludi con un pensiero soltanto
Ci vorrebbero tanti vescovi come lui per cambiare la Chiesa. Ripeto: solo un vescovo come Mons. Fasola può cambiare la Chiesa di Messina.