di Roberto Malini
Quando sento parlare di Milano come contraltare della Roma dei mille scandali, come capitale morale d’Italia, mi sorprendo ancora di come i pifferai magici della politica abbiano tanto ascolto e tanta capacità di ingannare il loro uditorio. A Milano la mafia è presente nella stessa misura che a Roma, la corruzione è diffusa a tutti i livelli, il razzismo istituzionale colpisce con spietata determinazione Rom, migranti e profughi, l’omofobia è in agguato dietro ogni angolo. Si chieda agli imprenditori e ai giornalisti che provano a dire no al crimine organizzato; si chieda a Rebecca Cocaciu; si chieda ai rifugiati; si chieda ai senzatetto; si chieda ai giovani quando finiscono nelle mani degli uomini in divisa; si chieda ai difensori dei diritti umani, cui viene inibito persino il "passi" per l’Expo e sono bollati come "sgraditi alle istituzioni". Si chieda a chi – imbavagliato da potenti e media – non ha voce, ma avrebbe tante verità da raccontare, che cos’è oggi Milano!
