Chiesa, no ribellione…

di Giovanna Cardile

Io credo che la necessità di dedicare la propria vita al servizio della fede sia un fatto di libera e intima coscienza. Ogni sistema sociale organizzato, anche quello più elementare, è retto da regole; famiglia, scuola, azienda, sistema politico… La Chiesa cattolica è organizzata secondo un sistema gerarchico e secondo regole. Un vescovo, responsabile, pastore, di una diocesi, ha il potere e il dovere di disporre delle proprie risorse per ottimizzare la gestione del patrimonio spirituale della comunità che rappresenta. Ognuno è libero di vivere la propria fede; un cristiano non può professarsi tale se non crede alla sacralità dei sacramenti, un prete non può considerarsi tale se non riesce a svolgere il suo ministero con umiltà e obbedienza. Non occorre ribellione, occorre introspezione. La veemenza con la quale lei attacca sovente la Chiesa Cattolica, la gerarchia ecclesiastica, i dogmi del cristianesimo, le regole e il sistema mi induce a riflettere. Da laica, posso essere d’accordo sulla necessità di apertura e di ascolto da parte della Chiesa Cattolica, meno favorevole a parlare di ribellione.