Assessore Tajani consegna l’Ambrogino d’Oro a undici nuovi Maestri del Lavoro milanesi

Milano rende omaggio a undici cittadini che hanno dedicato lo propria vita al lavoro. Nella Sala Alessi di Palazzo Marino, l’assessore alle Politiche del Lavoro Cristina Tajani, il Console regionale della Federazione Maestri del Lavoro Luigi Vergani con il Console provinciale Alberto Mattioli hanno consegnato questo pomeriggio gli Ambrogini d’Oro ai nuovi Maestri del Lavoro.
Gli undici milanesi sono stati insigniti della “Stella al Merito del Lavoro” conferita dal Presidente della Repubblica. Una decorazione che premia coloro che abbiano compiuto i 50 anni di età e abbiano prestato attività lavorativa ininterrottamente per almeno 25 anni alle dipendenze di una o più aziende, distinguendosi per particolare meriti professionali, per aver migliorato l’efficienza con invenzioni o innovazioni nel campo tecnico produttivo, per aver contribuito in modo originale al perfezionamento delle misure di sicurezza sul lavoro, o per aver istruito e preparato le nuove generazioni nell’attività professionale. A ricevere l’Ambrogino d’Oro sono stati Arnaldi Andre, Bellasio Claudio, Berni Franca, Indiani Ezio Attilio, Maglia Vittorio, Mottarlini Felice, Puricelli Andrea, Rodolico Filippo, Squillario Franco Angelo Maria, Stanghini Marco, Viscardi Carlo Felice. “I riconoscimenti, consegnati- ha dichiarato l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo economico, Università e Ricerca Cristina Tajani – sono il modo migliore per ricordare un tratto distintivo della città e dei suoi abitanti, la laboriosità. Uomini e donne che hanno dedicato la propria vita alla crescita professionale contribuendo in maniera determinante alla vitalità di Milano, una città che lavora, produce ed è capace di rinnovarsi e crescere anche in un momento di profonda crisi come quello che stiamo vivendo. Questa Amministrazione, insieme alle altre istituzioni, è impegnata ad attuare diversi progetti per offrire gli strumenti necessari a difendersi dalla crisi, per incentivare le imprese a creare nuova occupazione o a stabilizzare i precari, perché il lavoro e l’elemento fondante di Milano”.