DOPO LAMPEDUSA: I MIGRANTI CI INTERROGANO

L’Università per Stranieri di Perugia invita i propri docenti e studenti, le autorità locali e le organizzazioni sociali a riflettere insieme “dopo Lampedusa”, a seguito delle drammatiche vicende di naufragio e di morte che si sono verificate nelle scorse settimane. 363 morti accertati nel naufragio del 3 ottobre, altri 50 pochi giorni dopo, circa 190 nelle acque maltesi l’11 ottobre. Oltre 600 morti in poco più di una settimana. Come l’Italia e l’Europa possono intervenire per evitare la morte di tanti che fuggono dalla miseria e dalla guerra? Come passare dall’emergenza a una politica intelligente che coniughi legalità e accoglienza? Come i migranti che giungono nel nostro Paese ci interrogano? Queste le domande da cui nasce la giornata di riflessione promossa per il 17 ottobre prossimo, alla quale parteciperà il Rettore Giovanni Paciullo, cui è affidata l’apertura dei lavori, Marco Impagliazzo, Professore Ordinario di Storia contemporanea e presidente della Comunità di Sant’Egidio, Federica Guazzini, africanista ed esperta di Corno d’Africa. Lampedusa, segnata dalla morte di tanti profughi e dall’indifferenza dell’Europa, può divenire oggi il simbolo di una politica nuova, che sia capace di affrontare il grande tema delle migrazioni dall’Africa all’Europa trovando soluzioni efficaci. L’Università per Stranieri di Perugia invita a riflettere “dopo Lampedusa”, per affermare l’esigenza di uscire da una situazione emergenziale e di trovare la strada per una più matura coscienza europea sul dramma dei migranti. Per non restare indifferenti di fronte alla morte di tanti uomini, donne e bambini.