140 morti per annegamento nel Mediterraneo: nessuno si giri dall’altra parte

L’ennesima tragedia avvenuta nei giorni scorsi nel Mediterraneo, la morte per annegamento di 140 migranti che per oltre 24 ore hanno atteso invano un aiuto implorato e mai arrivato, ci addolora e ci riempie di sdegno.

Il nostro Paese e la nostra “civile” Europa non hanno mosso un dito per salvare la vita di persone costrette a fuggire dalla loro terra devastata e resa invivibile dallo sfruttamento, dalle guerre, dalle persecuzioni e dalla fame. Gli Stati europei ormai da tempo hanno deciso pilatescamente di lavarsi le mani da quanto accade nel Mediterraneo, trattando questo dramma epocale come una mera questione geopolitica, da gestire affidandosi a pagamento alla Libia e alla Turchia, con tutto ciò che questa scelta  comporta in termini di sofferenze, soprusi e violenza verso i migranti. Le navi delle ONG rimangono bloccate nei porti a causa di pretesti amministrativi, impedendo loro di prestare soccorso e di supplire la colpevole assenza dei Governi.

Non possiamo più accettare questa indifferenza disumana, questo stolido girarsi dall’altra parte mentre nostri fratelli annegano nel nostro mare.

Condividiamo le parole di papa Francesco, sottoscriviamo integralmente il testo della lettera che le ONG hanno indirizzato al Presidente del Consiglio dei Ministri, chiediamo a tutti coloro che si riconoscono nei valori di umanità e di fraternità di fare sentire forte la loro voce, assumendo le più opportune e incisive iniziative pubbliche: non è più tempo di silenzi, mai come oggi tacere significa essere complici della disumanità.

piccola comunità nuoviorizzonti