TeatroBasilica: seconda parte di stagione con Saverio La Ruina, Frosini/Timpano, Giovanni Ortoleva, NEST, Oscar De Summa e tanti altri

Da gennaio ad aprile con: Saverio La Ruina, Aida Talliente, Raphael Tobia Vogel, Teodoro Bonci del Bene, Sista Bramini, Frosini/Timpano, Malmand Teatro, Giovanni Ortoleva, NEST, Graziano Piazza e Viola Graziosi, Oscar De Summa e poi la programmazione della sezione “Satelliti” e i lunedì a cura di Davide Brullo.

Il TeatroBasilica – che festeggia il suo quarto anno di attività – presenta la seconda parte della stagione 2022/2023 ACROSS THE UNIVERSE. Da gennaio ad aprile, 11 spettacoli più la programmazione della sezione “Satelliti” e i lunedì a cura di Davide Brullo. Spettacoli incentrati nel segno della continuità, che confermano e consolidano collaborazioni con artisti avviate negli anni passati. Una stagione ricca di appuntamenti che si apre anche a nuove visioni artistiche. Due gli spettacoli del Gruppo della Creta che saranno in tournée: CUORE e LA REGOLA DEI GIOCHI.

 

La seconda parte di stagione prenderà dunque il via dal 10 al 15 gennaio con Via del Popolo, di e con Saverio La Ruina: un tratto di strada di una cittadina del Sud che un tempo brulicava di attività…è la piccola città italiana a essere cambiata, è la società globalizzata. Ai negozi sono subentrati i centri commerciali e la fine della vendita al dettaglio ha portato via posti di lavoro, distruggendo un modello sociale ancora basato sulle relazioni personali. Dal 19 al 22 gennaio sarà in scena Dopo la pioggia di e con Chiara Benedetti e Aida Talliente; due donne. Due sorelle. Il loro affetto, il loro Amore. Una vita passata insieme e poi, improvvisamente, la Morte. È la storia di una “relazione”. Inizia dalla fine, dalla Morte di una delle due, in una casa (la loro), in una mattina di pioggia. Dal 24 gennaio al 5 febbraio, Raphael Tobia Vogel propone Costellazioni di Nick Payne con Elena Lietti e Pietro Micci (produzione Teatro Franco Parenti, TPE – Teatro Piemonte Europa); una drammaturgia unica e travolgente, una storia d’amore raccontata con le leggi della fisica…ciò che facciamo o non facciamo potrebbe essere fatto o non fatto allo stesso modo o in modo diverso in infiniti universi paralleli. Così dice la “Teoria delle stringhe”. È partendo da questo assunto che Nick Payne, drammaturgo inglese, indaga il sentimento umano per eccellenza, l’Amore. Sergei Orlov di e con Teodoro Bonci del Bene, sarà in scena dal 10 al 12 febbraio (uno spettacolo prodotto da Accademia Perduta/Romagna Teatri). In scena c’è solo un grande foglio di carta. Su questo foglio compaiono immagini e video, fra cui un album di fotografie che Teodoro Bonci del Bene ha scattato in Russia fra il 2004 e il 2009. Quando si parla di Russia, è difficile credere a quello che si vede. Teodoro parte dal racconto dei 5 anni che ha vissuto in Russia, documentandolo con delle immagini che ha scattato a Mosca. Dal 16 al 19 febbraio torna Sista Bramini con Miti d’acqua: c’è stato un tempo in cui il dialogo con le rocce, gli alberi, i cervi, i fiumi… era ancora vivo, e intenso, immersi in un mondo naturale di tanta potenza e bellezza, era lo stupore. Turbati dal sentimento di una parentela misteriosa, gli esseri umani potevano sentirsi quasi risucchiati nel turbine di un flusso vitale creatore di straordinarie forme viventi. Dal 28 febbraio al 5 marzo arrivano per la prima volta al Basilica Frosini/Timpano con Storia cadaverica d’Italia: Dux in scatola – Risorgimento pop – Aldo morto. Un progetto della Compagnia Frosini/Timpano. Mazzini, Mussolini, Moro. Tre protagonisti delle grandi stagioni che hanno scandito i primi 150 anni della storia dell’Italia politica – risorgimento, fascismo, repubblica – ma anche tre cadaveri, tre “corpi morti del re” su cui sono state edificate mitologie laiche, dottrine politiche, retoriche più o meno di parte. Su questa materia scivolosa, con un taglio allo stesso tempo ironico e iconoclasta, Daniele Timpano ha tracciato una sua personale ricerca artistica lungo l’arco di tre spettacoli. Dal 10 al 12 marzo sarà la volta di Malmand Teatro con Sammarzano, regia di Ivano Picciallo, con Adelaide Di Bitonto Giuseppe Innocente Ivano Picciallo Francesco Zaccaro (produzione TEATRO KISMET – TEATRI DI BARI). Un paese del sud Italia. Il sole cocente d’agosto, il lamento di un gruppo di vecchi in piazza, l’eco del megafono del fruttivendolo. Immense campagne all’orizzonte coltivate a pomodori dove uomini lavorano a capo chino, senza sosta. “Sammarzano” è il viaggio di Dino che, attraverso il suo sguardo, deforma i personaggi grotteschi che lo accompagnano nella storia, portando allo scoperto, le contraddizioni e la tragicità di una realtà invisibile mettendo una lente sulla più grande baraccopoli d’Italia. Giovanni Ortoleva dirige dal 17 al 19 marzo, Lancillotto e Ginevra, di Riccardo Favaro e Giovanni Ortoleva, liberamente tratto da Chretien de Troyes, Sir Thomas Malory e Robert Bresson, con Leda Kreider e Edoardo Sorgente (produzione Fondazione Teatro Metastasio di Prato). Questo è uno spettacolo sulla carne. In uno dei miti più noti del ciclo bretone, Ginevra, moglie di Artù, e Lancillotto, il più valente cavaliere del Re, cadono preda di un amore che porterà a scontri intestini e lotte fratricide, fino alla tragica caduta del regno. In seno alla cultura cortese nasce una storia che celebra il tramonto della tavola rotonda, come un cane che si morde la coda: è proprio il tanto decantato amore, spesso al centro delle prove affrontate dai cavalieri di Artù, a decretare la sua fine. Dal 23 al 26 marzo al Basilica arriva il NEST con Il Berretto a Sonagli ‘a nomme ‘e Dio, tratto da “A birritta ccu ‘i ciancianeddi” di Luigi Pirandello, uno spettacolo della Compagnia Nest, adattamento e traduzione Francesco Niccolini, regia Giuseppe Miale di Mauro con Valentina Acca, Mario Cangiano, Giuseppe Gaudino, Adriano Pantaleo (una produzione Nest Napoli Est Teatro). Con “Il Berretto a Sonagli ‘a nomme ‘e Dio” di Luigi Pirandello la Compagnia Nest del Teatro Nest di Napoli affronta per la prima volta il drammaturgo siciliano. La messa in scena della compagnia Nest promette novità. A partire dal linguaggio drammaturgico. Dal 13 al 16 aprile, The Handmaid’s Tale – Il racconto dell’Ancella, tratto dal romanzo di Margaret Atwood, regia Graziano Piazza, con Viola Graziosi (produzione Artisti Riuniti). Il racconto dell’ancella è un romanzo distopico scritto nell’85 della canadese Margaret Atwood, tornato alle cronache per il grande successo della serie televisiva “The Handmaid’s Tale”, che ha ispirato i cortei di protesta di molte donne in tutto il mondo. Dal 21 al 22 aprile torna al Basilica, Oscar De Summa con La sorella di Gesucristo (produzione La Corte Ospitale, Attodue, Armunia – Castiglioncello). Una storia tanto semplice quanto terribile. Una ragazza prende in mano una pistola Smith & Wesson 9 millimetri e attraversa tutto il paese per andare a sparare al ragazzo che la sera prima, il venerdì santo della passione, l’ha costretta a subire una violenza. Una camminata semplice, determinata, senza appelli, pubblica, che obbliga tutti coloro che la incontrano a prendere una posizione netta nei suoi confronti e al tempo stesso a svelare i retroterra emotivi e culturali sui quali la posizione che esibiscono si basa.

Importanti anche gli spettacoli della sezione SATELLITI: 7 e 8 marzo Giampiero Cicciò porta in scena I miei occhi cambieranno con Federica De Cola, il 28 e 29 marzo spazio a Massimo Verdastro con Eros e Priapo di Carlo Emilio Gadda. L’ 1 e 2 aprile Gianfranco Pedullà propone Operetta da quattro soldi letta e interpretata da Marco Natalucci.

Inoltre per quattro lunedì da febbraio ad aprile, il Basilica proporrò un ciclo di appuntamenti a cura di Davide Brullo dal titolo: “Ho scelto l’oppio”. Storie di donne estreme:

  • Lunedì 20 febbraio 2022 – ore 19:00

“Grida dai tetti il suo amore per me”. Marina Cvetaeva, con la partecipazione di Clara Galante.

  • Lunedì 20 marzo 2022 – ore 19:00

“Vita, l’assalto”. Margot Ruddock, con la partecipazione di Bruna Sdao

  • Lunedì 27 marzo 2022 – ore 19:00

“Ho scelto l’oppio”. Banine, con la partecipazione di Francesca Benedetti

  • Lunedì 17 aprile 2022 – ore 19:00

Per i 100 anni di Cristina Campo, con la partecipazione di Claudia Della Seta, Sofia Diaz e Daniela Giovanetti

 

Il Gruppo della Creta in tournée

 

Il percorso di progettazione e costruzione che il TeatroBasilica ha avviato in questi anni, con una spiccata attenzione rivolta alla drammaturgia contemporanea, senza mai dimenticare le radici profonde della tradizione, ci permette oggi, con orgoglio, di puntare su due spettacoli prodotti dal Gruppo della Creta e andati in scena a Roma la scorsa stagione, che proseguono con successo la lora vita teatrale, andando in tournée. Parliamo di CUORE e LA REGOLA DEI GIOCHI

 

Grazie alla sua formula episodica, nella stagione 2021/2022 il progetto “La regola dei Giochi” ha conquistato il pubblico romano, trasportando lo spettatore in mondi diversi e lontanissimi. Per l’anno 2022/2023 la compagnia Gruppo della Creta ripropone i due episodi di maggior successo di tale rassegna: “Ucronia. O va tutto bene” e “Soldato” scritti da Anton Giulio Calenda e firmati dalla regia di Alessandro Di Murro. La serata, divisa in due parti, racconta di “futuri troppo presenti”. Oltre alla “guerra”, che in entrambi è tematica centrale, i due lavori interpretano il dramma della solitudine attraverso un’originale forma scenica e ci trasportano in una realtà dove aridità ed empatia si alternano costantemente, dettando modalità di rapporto peculiari tra i vari personaggi.

 

Queste le date della tournée

– 4 e 5marzo Nest di Napoli

– 21/26, marzo Teatro Franco Parenti di Milano

– 27/28 marzo Teatro stabile Friuli Venezia Giulia

 

Cuòre: sostantivo maschile, è lo spettacolo con drammaturgia di Angela Di Maso interpretato da Daniela Giovanetti e Alvia Reale – che firma anche la regia e che ha conquistato il pubblico e la critica nella passata stagione teatrale. Uno spettacolo che parla di chi il teatro lo fa e di teatro vive, che nasce dopo il lungo silenzio scenico imposto dalla pandemia come necessità e bisogno di parlare di sé: «Non c’è agonia più grande – scrive nelle note Alvia Reale – che tenere una storia non raccontata dentro di sé». Lo spazio scenico, le luci e le immagini sono di Francesco Calcagnini; i costumi di Sandra Cardini; assistente alla regia Ilaria Iuozzo; la produzione del Gruppo della Creta.

Dopo il TeatroBasilica, il Ridotto del Mercadante di Napoli e il Radicondoli Festival, molte altre piazze ospiteranno Daniela Giovanetti e Alvia Reale:

 

Dopo Roma, Firenze, Ravenna, Genova, queste le prossime date della tournée

– 21 febbraio / 2 Marzo Teatro Franco Parenti di Milano

– 4 e 5 aprile Teatro Rossetti (Sala Bartoli) di Trieste