OLTRE I CONFINI. STORIE DI MULTICULTURALITÀ

EVENTO CONCLUSIVO DEL PROGETTO “PRIMIS PLUS” SULLA VALORIZZAZIONE DELLE MINORANZE LINGUISTICHE FRIULANOFONE IN VENETO…

“Anche se messe a rischio dall’oblio e dal prevalente uso della lingua italiana, le minoranze linguistiche conservano in Veneto un importante rilievo culturale, e progetti di partenariato internazionale come Primis plus ne consentono la tutela attraverso la valorizzazione delle memorie storiche e artistiche”. L’Assessore regionale alla cultura con delega alla tutela delle minoranze linguistiche, Cristiano Corazzari, riassume in questo modo il senso del progetto Primis Plus finanziato dal Programma europeo INTERREG Italia-Slovenia VI-A 2021-2027, che propone un importante evento transnazionale in programma a Teglio Veneto, lunedì 8 settembre.

Il progetto vede come partner per l’Italia oltre alla Regione del Veneto, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, la Società Filologica Friulana “Graziadio Isaia Ascoli” e ATS Projekt e per la Slovenia l’Unione Italiana (Slovenia) e l’Inštitut za narodnostna vprašanja.

“Nel complesso dell’iniziativa – spiega l’Assessore Corazzari – sono stati coinvolti tutti i sette comuni del territorio veneto dove si parla ancora il friulano, come lingua di minoranza storica: Portogruaro, Concordia Sagittaria, Teglio Veneto, Cinto Caomaggiore, Fossalta di Portogruaro, San Michele al Tagliamento e Gruaro. In questi comuni sono stati realizzati eventi per la promozione del patrimonio storico in una prospettiva turistica: lo scopo è infatti avvicinare alla cultura locale oltre che i residenti anche i milioni di turisti delle vicine spiagge, promuovendo attraverso questo veicolo l’offerta turistica e le realtà economiche dell’entroterra”. Nell’ambito dei progetti sono state allestiti eventi musicali, edizioni e presentazioni di volumi, tutti legati al tema delle minoranze linguistiche.

Particolarmente significativa è l’edizione del volume sul territorio titolato Cuncuardia: ricerche storiche lungo il Lemene tra Portogruaro e Concordia, uno dei principali risultati del progetto Primis Plus.

Il volume sarà presentato durante l’evento “Oltre i confini” a Teglio Veneto presso lo Studio Idee Materia (inizio ore 19,30), a cura dell’archeologo Vincenzo Gobbo e dello storico Luca Vendrame, entrambi studiosi esperti delle vicende del territorio posto nel confine tra Veneto e Friuli Venezia Giulia. Il libro raccoglie in 55 contributi di significativo valore scientifico che toccano diversi aspetti della cultura del territorio Portogruarese. In quest’area resta ancora presente, anche se seriamente minacciata, l’uso della lingua friulana. Infatti, questo territorio fu per gran parte del medioevo sotto la giurisdizione del Patriarcato di Aquileia e, anche dopo la conquista da parte della Repubblica veneta, in diverse aree si continuò a parlare prevalentemente friulano.

Il volume ripercorre la memoria storica di questo patrimonio culturale, perché attorno alla lingua si modellarono la vita degli uomini e un peculiare deposito di testimonianze artistiche che lo rende un vero e proprio “giacimento culturale”. Dalle vicende del municipio romano di Concordia, che fu il primo elemento identitario per tutto il territorio, alle vicende della sede episcopale, le chiese con i loro ricchi apparati di affreschi, i castelli e le abbazie, e poi la cultura umanistica specie a Portogruaro nel Quattro-Cinquecento, sono diversi i tratti che caratterizzano ancora oggi questo territorio posto tra Veneto e Friuli, dove convergono, senza ostativa contrapposizione, elementi anche identitari e linguistici diversi.

Alla presentazione di questo lavoro di ricerca, condensato in oltre 900 pagine, seguirà il concerto Livemovement del clarinettista Anton Dressler, una serata speciale tra parole e musica, storia e sperimentazione, dalle terre del Lemene ai paesaggi sonori elettronici.


Livemovement
 è il progetto solista del musicista Anton Dressler, dove il suono acustico del clarinetto

dialoga con l’elettronica in tempo reale. Tra improvvisazione e scrittura, Dressler sovrappone strati ed echi polifonici che trasformano lo spazio in materia sonora, tra looping, processing ed estensioni timbriche al servizio di una forma aperta che alterna cellule scritte e sezioni improvvisate, creando polifonie e micro-ritmiche costruite sul momento.

La forma è modulare e in divenire: un percorso fluido che ogni volta esplora timbri, ritmi e atmosfere diverse, senza perdere calore e immediatezza. La performance viene accompagnata da una proiezione di immagini ispirate alla natura: acque, vegetazioni, orizzonti e dettagli materici che dialogano con il suono come una seconda voce. Le immagini entrano e si ritirano, aprono profondità, suggeriscono respiro e pulsazione, creando corrispondenze con le architetture sonore. Una parte del materiale visivo proviene dai paesaggi di confine tra Veneto e Friuli: ghiaie di fiume, golene, margini urbani, dorsali alpine, territori di passaggio che rispecchiano l’estetica della soglia del progetto, tra acustico ed elettronico, naturale e artificiale. Il montaggio è reattivo: lavora su ritmo, scala e texture per amplificare il senso di trasformazione continua. Ne nasce un ambiente immersivo in cui l’elettronica estende il clarinetto e l’immagine ne prolunga l’eco, trasformando l’ambiente in un paesaggio che cambia nel tempo.

Il progetto Primis Plus “Storie di multiculturalità: viaggio sensoriale attraverso il prisma delle minoranze” nasce per potenziare le peculiarità multiculturali e multilinguistiche delle comunità autoctone attraverso l’utilizzo di strumenti innovativi, interattivi e multimediali. Con lo sviluppo di un turismo culturale sostenibile incentrato sul patrimonio materiale e immateriale e attraverso l’organizzazione di eventi culturali transfrontalieri, intende incrementare l’attrattività dell’area. La cooperazione tra le varie istituzioni di rappresentanza delle comunità nazionali aiuta a creare un sistema condiviso per la promozione turistica transfrontaliera del patrimonio culturale delle comunità autoctone, unendo le diversità e le peculiarità legate alla multiculturalità e multilinguismo e creando un’immagine unica dell’area programma.