L’Uisp rilancia un nuovo percorso di approfondimento dedicato all’invecchiamento attivo e all’inclusione delle persone anziane con attività e proposte pensate specificatamente per questa fascia di popolazione. Il cammino è partito ad ottobre con la diffusione tra i Comitati regionali e territoriali di un questionario, teso a conoscere lo stato dell’arte e la consistenza organizzativa delle attività per over 65: hanno risposto al questionario 115 Comitati Uisp, 90 dei quali contribuendo in maniera approfondita alla raccolta dei dati.
Successivamente i dati sono stati elaborati e condivisi in un webinar che si è svolto martedì 16 dicembre, cui hanno preso parte i rappresentanti di 36 Comitati territoriali e 11 Regionali: “Sicuramente sono risultati positivi, che dimostrano l’attenzione del mondo Usp a questo tema – sottolinea Massimo Gasparetto, responsabile Politiche per la promozione della salute e welfare Uisp – il nostro obiettivo era proprio quello di riportare l’invecchiamento attivo al centro della riflessione della nostra associazione per sviluppare un processo che ben si coniuga con il progetto Age, partito proprio la scorsa settimana, che presenta molti punti di intersezione con le politiche dell’invecchiamento attivo”.
Dalle risposte al questionario sono emerse varie tematiche da approfondire nella pratica e nella riflessione condivisa: l’invecchiamento attivo, infatti, è un tema fondamentale per il mantenimento del welfare nel nostro Paese, perchè nei prossimi anni si prevede di passare dal 25% di popolazione anziana a percentuali del 30-38%. Giovani e bambini sono sempre meno, mentre aumentano i problemi da affrontare, dalla sostenibilità economica alla possibilità di invecchiare bene e mantenersi autonomi il più possibile. Proprio pochi giorni fa è uscito un dato preoccupante: l’aspettativa di vita media sta aumentando (ora è di 83,4) ma diminuiscono gli anni in salute (ora sono 58,1), perchè si inizia sempre prima ad avere malattie croniche.
“Per questa fascia di età lo sport sociale può esercitare un’azione positiva sia sul tema della sostenibilità del welfare sia nell’opportunità di invecchiare bene, vivere pienamente la propria vita e continuare ad avere momenti di benessere e felicità – prosegue Gasparetto – accrescere il numero delle persone che vengono in contatto con noi apre nuove prospettive di lavoro per Comitati, associazioni e società sportive, ma soprattutto fornisce occasioni di condivisione della qualità della nostra offerta attraverso istruttori e Comitati”.
Massimo Gasparetto esprime soddisfazione per la partecipazione al questionario e al webinar: “L’Uisp deve proporre e rendere accessibile a tutti e tutte il movimento: non solo al fine di mantenere la macchina-corpo in funzione, ma con l’obiettivo di vivere bene la vita di tutti i giorni insieme agli altri. Lavoriamo sul mantenimento di forza e equilibrio nell’idea di stare insieme agli altri in una vita attiva tutti i giorni: per raggiungere questo risultato abbiamo bisogno di un sistema forte, che coinvolga i Comitati Uisp, le associazioni e le società sportive, gli istruttori e i tecnici disposti a mettersi in gioco e a costruire una rete attiva per aderire a questo percorso. E’ importante maturare una nuova consapevolezza della necessità di costruire reti: la salute non si costruisce da soli e anche noi abbiamo la necessità di lavorare con tutti gli stakeholder coinvolti nella promozione della salute, dagli enti locali al settore sociosanitario, fino a chi si occupa di cronicità, attraverso l’attività fisica adattata, ma anche con altre associazioni, per creare opportunità di movimento e facilitare la partecipazione di tutti e tutte”.
L’impegno dell’Uisp per la salute e la socializzazione delle persone anziane ha una storia lunga: l’associazione dello sportpertutti, infatti, è stata tra le prime realtà a proporre attività organizzata e diffusa per gli anziani. “Con la nostra esperienza possiamo assumere un ruolo centrale in questo ambito di intervento – conclude Massimo Gasparetto –possiamo essere un faro nel panorama del movimento in Italia, sviluppando e migliorando le nostre caratteristiche peculiari attraverso le metodologie e competenze acquisite negli anni dedicate a far muovere le persone. Il nostro auspicio è che da qui abbia inizio un nuovo dibattito e si sviluppino progetti e iniziative coerenti a questo approccio”.
Nei prossimi giorni a tutti i partecipanti al questionario verrà reso disponibile un drive con la registrazione del webinar e una sintesi dei dati emersi.
(Elena Fiorani)
