La prevenzione è la cura: come riconoscere un manipolatore

Il Comune di Rho e l’Associazione Senza Veli Sulla Lingua organizzano un convegno su come riconoscere un manipolatore, attraverso l’esperienza della nota criminologa e psicologa forense Roberta Bruzzone. Titolo della serata sarà “La prevenzione è cura:  come riconoscere un manipolatore”.

L’appuntamento è in programma martedì 27 febbraio alle ore 20.45 nella Sala Convegni di Villa Burba a Rho, sarà aperto al pubblico e alla cittadinanza.

La violenza coinvolge sempre più giovani e noi siamo un’associazione che si occupa da dieci anni di violenza sulle donne e violenza di genere – commenta la Presidente dell’Associazione Senza Veli Sulla Lingua Ebla Ahmed – Le violenze si insinuano già dai banchi di scuola, negli ambienti più familiari, sotto gli occhi di professori, studenti e famiglie. Un fenomeno purtroppo in costante crescita che vede l’associazione impegnata in prima linea, con partecipazione al tavolo tecnico in Parlamento come unica Associazione lombarda su scala nazionale. Da sempre in sinergia con le istituzioni a fianco ai giovani attraverso corsi di formazione, convegni, mirati e diretti, con professionisti che sanno essere testimoni di vita e sanno trasmettere le giuste informazioni per informare e prevenire”.

 

L’incontro è voluto fortemente dal Sindaco di Rho Andrea Orlandi e dall’Assessore alle Pari Opportunità Alessandra Borghetti, che così dichiara: “ La violenza assume tante forme e tanti volti, tutte le donne possono esserne vittime. Anche persone autonome economicamente, capaci e attente finiscono per cadere nelle trame di abili manipolatori, subendo poi relazioni tossiche che finiscono per rendere la loro vita davvero difficile. Continuare a tenere alta l’attenzione è il nostro compito, lo facciamo chiedendo aiuto a esperti che sanno fornire strumenti adeguati per evitare di cadere in trappola”.

 

Il 27 febbraio interverrà in apertura Roberta Bruzzone, criminologa e psicologa forense, noto volto televisivo. “Manipolatori non si nasce – afferma Roberta Bruzzone – Lo si diventa e molto spesso questo dipende da una figura materna disfunzionale. Una delle sue caratteristiche è l’egocentrismo anche se esso non sempre si palesaTra le relazioni malate non ci sono solo quelle affettive ma anche quelle amicali o di lavoro in cui il narcisista manipolatore riesce a tessere una tela di attenzioni nella quale far cadere la propria vittima. Una sfilata di personalità disturbate: narcisista maligno, cover overt, seduttore, intimidatore che hanno un unico comune denominatore: la ricerca di persone per nutrire il loro fragilissimo ego”.

Seguirà l’intervento di Sonia Bedeschi, esperta media, per capire come i mezzi di comunicazione approccino il tema. A moderare sarà Elisa Buonanno, consigliera nazionale dell’Associazione Senza Veli Sulla Lingua.

L’evento serale, gratuito e aperto a tutti, prevede un dialogo conclusivo con il pubblico presente in sala.