
È con particolare interesse che desideriamo portare alla vostra attenzione l’ultimo intervento site-specific dell’enigmatico street artist Never Gray, installato in questi giorni a Borgo Pio, all’altezza del civico 202, a pochi passi dalla Città del Vaticano.
In concomitanza con l’imminente Conclave, l’artista ha realizzato “La Papessa”, un’opera di dimensioni contenute (40×20 cm) ma di dirompente forza simbolica, che si inserisce nel dibattito contemporaneo sul ruolo delle donne nelle istituzioni religiose e, per estensione, nelle strutture di potere della società attuale.
L’intervento solleva interrogativi fondamentali sulla rappresentanza femminile nelle gerarchie ecclesiastiche, proponendo provocatoriamente la visione di un papato al femminile – figura storicamente relegata all’ambito della leggenda e dell’arcano maggiore dei tarocchi, ma qui riportata alla dimensione della possibilità concreta.
Never Gray, la cui identità rimane volutamente avvolta nel mistero, è molto attivo con le sue opere di critica sociale esposte nella prestigiosa galleria virtuale Saatchi Art. Il suo corpus artistico si caratterizza per una costante messa in discussione dei paradigmi contemporanei, come evidenziato nella celebre serie “Troubled Children”, dove il capitalismo moderno viene rappresentato come un bambino capriccioso che maneggia container – emblemi della globalizzazione – con l’inconsapevole leggerezza di chi gioca con oggetti di cui non comprende il reale valore e impatto.
Con “La Papessa”, l’artista estende la sua riflessione all’ambito religioso, sostenendo implicitamente che la saggezza femminile potrebbe offrire approcci innovativi alle problematiche contemporanee, privilegiando la risoluzione pacifica dei conflitti rispetto a dinamiche di prevaricazione. L’opera si configura quindi come un invito a riconsiderare i tradizionali equilibri di potere, proponendo una visione alternativa dove la leadership femminile possa emergere anche negli ambiti più tradizionalmente conservatori.