Unione Naz. Consumatori su inflazione: la classifica delle città più care, Catania la città con inflazione più alta d’Italia

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L’Istat ha resi noti i dati dell’inflazione tendenziale di dicembre delle regioni e dei capoluoghi di regione e comuni con più di 150 mila abitanti, in base ai quali l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica delle città e delle regioni più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita.

In testa alla classifica dei capoluoghi e delle città con più di 150 mila abitanti più care, Bolzano dove l’inflazione pari a +12,5% (da dicembre 2021 a dicembre 2022), pur essendo “solo” la sesta più alta d’Italia, si traduce nella maggior spesa aggiuntiva, equivalente, in media, a 3322 euro su base annua. Al secondo posto Milano, dove il rialzo dei prezzi del 12%, l’undicesima inflazione più elevata, determina un incremento di spesa annuo pari a 3258 euro per una famiglia media. Sul gradino più basso del podio Trento che con +12,3% ha una spesa supplementare pari a 3219 euro annui per una famiglia tipo.

Al quarto posto Ravenna (+12,8%, +3093 euro), poi Bologna (+12%, 2993 euro), Modena (+12,3%, 2972 euro), e Genova (+13,5%, +2943 euro). In ottava posizione Catania, la città con inflazione più alta d’Italia (+14,7%, +2918 euro), poi Palermo, seconda in Italia per inflazione, +14,6%, pari a 2899 euro. Chiude la top ten Brescia (+10,9%, +2874 euro).

La città più virtuosa è Potenza, con un’inflazione del 9,2% e una spesa aggiuntiva per una famiglia tipo pari a “solo” 1817 euro. Al 2° posto Catanzaro (+10,2%, +1905 euro). Medaglia di bronzo per Reggio Calabria (+10,5%, +1961 euro). La città con inflazione più bassa d’Italia è Aosta, con +8,5% (2104 euro).

In testa alla classifica delle regioni più “costose”, con un’inflazione tendenziale a dicembre pari a +12,3%, il Trentino che registra a famiglia un aggravio medio pari a 3196 euro su base annua. Segue la Lombardia, dove la crescita dei prezzi dell’11% implica un’impennata del costo della vita pari a 2858 euro, terza la Liguria, +13,6%, con un rincaro annuo di 2806 euro.

La regione più risparmiosa è il Basilicata, +9,3%, pari a 1801 euro, seguita dalla Calabria (+11,2%, +2049 euro). Medaglia di Bronzo per la Puglia (+12,7%, +2056 euro).