REGIONE: ANNO SCOLASTICO 2019-2010, IL MESSAGGIO AUGURALE DELL’ASSESSORE LAGALLA

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Il 12 settembre si apre, in Sicilia, il nuovo anno scolastico: ciò avviene, per la prima volta, all’insegna di un nuovo e confortante strumento normativo, rappresentato dalla recente introduzione della legge sul diritto allo studio, approvata, nello scorso mese di giugno, dall’Assemblea Regionale Siciliana, su iniziativa governativa.

Se, sul versante legislativo, il sistema educativo regionale consegue finalmente un obiettivo atteso da decenni – il che costituisce motivo di giustificata soddisfazione – non può, d’altra parte, tacersi il permanere di croniche e oggettive difficoltà che, da più tempo, investono la Scuola siciliana: un tasso di dispersione scolastica a tutt’oggi preoccupante, sia pure moderatamente ridotto rispetto al recente passato; un numero di diplomati e laureati inferiore alla media nazionale ed europea; una drammatica incidenza di giovani che non studiano, né lavorano (NEET); lo sconfortante andamento dell’occupazione giovanile e la conseguente “fuga dei cervelli”; le discutibili condizioni di sicurezza e adeguata fruibilità di non pochi plessi scolastici.

Non mancano, tuttavia, volenterosi segni di incoraggiante cambiamento e di iniziale inversione di tendenza, grazie anche alle sinergie promosse con le istituzioni ministeriali e con gli enti locali: crescente attenzione e attivazione di ingenti investimenti a favore dell’edilizia e della sicurezza scolastica; un nuovo e rigenerato rapporto tra le istituzioni di governo e il mondo dell’istruzione regionale; l’avviato programma sperimentale di prolungamento del tempo scolastico; l’incremento delle risorse finanziarie messe a disposizione della scuola dell’infanzia; il progressivo potenziamento delle tecnologie e delle dotazioni a servizio delle scuole; la razionalizzazione del dimensionamento scolastico su scala regionale; l’applicazione virtuosa del sistema formativo duale e delle opportunità derivanti dall’apprendistato di primo livello.

In un contesto ancora fluido ed incerto, il ricorso a un cauto ottimismo è comunque autorizzato dalla consapevolezza di disporre, in Sicilia, di un Corpo docente fortemente preparato e motivato, ben capace di avvistare le strategie per ulteriori miglioramenti e di operare coerentemente ad esse, nell’ambito di azioni convenute a livello nazionale, regionale e locale.

Al tempo stesso, è necessario e importante saper corrispondere alla richiesta di ascolto e di crescita civile e culturale che proviene dagli studenti e dalle loro famiglie: gli uni e le altre si attendono risposte istituzionali, chiare e conducenti, basate sulla serietà dei comportamenti pubblici, sulla sollecitudine della programmazione e delle conseguenti realizzazioni, sulla particolare cura da rivolgere ai temi della disabilità e della fragilità individuale, sull’adozione di metodologie didattiche adeguate ai tempi e appropriate per rispondere alle sfide della innovazione e dell’inserimento occupazionale dei giovani.

Da parte sua, il Governo regionale, guidato dal Presidente Musumeci, sta producendo ogni sforzo per favorire il processo di ulteriore maturazione e di progressivo avanzamento della Scuola siciliana, non mancando di cogliere l’esigenza di correlare queste azioni al complessivo disegno di sviluppo sostenibile della Regione in termini di infrastrutture, investimenti, qualità della vita e auspicabile crescita delle opportunità di lavoro.

Occorre, tuttavia, comprendere quanto importante sia, da parte delle nostre Comunità, favorire una qualificata e potente azione formativa e creare diffusamente le condizioni per generare competenze, diversificate e moderne, capaci di alimentare nuove professionalità e di accrescere la competitività regionale sullo scenario nazionale ed internazionale.

Affermava Gandhi: “L’uomo si distrugge con la politica senza princìpi, con l’intelligenza senza carattere, con gli affari senza morale, con la scienza senza umanità…”

E poiché la Scuola resta la più alta e nobile sede per la costruzione di un “nuovo umanesimo”, al quale ci richiamano con forza gli attuali segni di forte disgregazione sociale, l’avvio dell’anno scolastico assume, ben oltre il rituale valore della ricorrenza, quello, molto più significativo, di pregnante occasione per promuovere una collegiale riflessione sulla eccezionale rilevanza della funzione educativa nel processo di crescita dell’Uomo e di cambiamento della società.

Con questi sentimenti, fortificati dall’entusiasmo per la complessità della sfida che tutti ci attende, formulo agli Studenti siciliani, ai Dirigenti scolastici, ai Docenti e al Personale tecnico-amministrativo i più sinceri auguri di buon lavoro, certo che, anche quest’anno, non mancherà, da parte di tutti e di ciascuno, il migliore e più responsabile contributo personale a servizio della Scuola siciliana che rappresenta, per la natura stessa dell’istituzione, il volano indispensabile per la elaborazione del futuro e per l’ulteriore sviluppo del territorio.

Alle Famiglie che, con molta fiducia e qualche apprensione, affidano i propri figli al sistema scolastico regionale, mi piace confermare il convinto impegno del Governo a sostegno delle politiche di potenziamento dell’istruzione nell’Isola, rivolgendo ad esse l’invito a divenire, sempre

più, parte integrante del progetto educativo posto in essere dalla Scuola, nell’interesse delle giovani generazioni e del processo di avanzamento, sostenibile e durevole, della Regione Siciliana.

A tutti i rinnovati auguri di un sereno e proficuo anno scolastico!

Roberto Lagalla

Assessore all’Istruzione e alla Formazione

professionale della Regione Siciliana