RAPPORTO FIPE 2023: PER LA RISTORAZIONE IL FUTURO É NELLA DIGITALIZZAZIONE

I dati FIPE – Federazione Italiana Pubblici Esercizi, raccolti nel rapporto 2023, parlano chiaro: metà delle attività nel settore della ristorazione chiudono dopo tre anni dall’apertura. A dicembre 2022 si registravano 336 mila imprese attive nel mercato della ristorazione, di cui 9.688 all’inizio dell’attività. Tuttavia, nello stesso anno, circa 20.364 imprese hanno chiuso, facendo registrare un saldo negativo pari a 10.969. Questo andamento è dovuto a diversi fattori, tra cui l’aumento dei costi operativi (ingredienti, personale e affitti), la diminuzione della domanda da parte dei consumatori, la concorrenza, l’instabilità economica generale e le situazione eccezionali, dalla pandemia, alle guerre.  

E se in passato un ristorante rappresentava un investimento sicuro, oggi non è più così o, quantomeno, come ha spiegato Vincenzo Liccardi alla tavola rotonda “Nesciu Pazzu 4.0: lavora meno, guadagna di più e riprendi il controllo della tua attività“, organizzata a Catania, nell’ambito di Ristora Hotel Sicilia 2023, la fiera più importante nella regione per quanto riguarda i settori dell’accoglienza e della ristorazione, è necessario adottare innovative strategie e servirsi delle nuove tecnologie affinché lo diventi.

Secondo l’imprenditore, ideatore della piattaforma FOODCOST IN CLOUD®, la prima strategia per avere successo oggi nel settore della ristorazione è quella di adottare una gestione dinamica dei prezzi che si caratterizza per la modifica degli stessi in tempo reale, in base a vari fattori. Tale dinamica permette ai ristoratori di adeguare il loro locale alle condizioni di mercato, alle tendenze del settore, alla domanda dei clienti e ad altri elementi determinanti.

Per gestire con successo questo approccio è necessario partire da un’accurata analisi della domanda e dell’offerta, indispensabile per capire quando poter massimizzare i ricavi. È importante tenere d’occhio la concorrenza senza penalizzare la qualità e, ovviamente, lavorare sulla reputation, monitorando le recensioni online. Inoltre, per fidelizzare i clienti, con cui il rapporto deve essere sempre trasparente, potrebbe essere opportuno sviluppare dei programmi fedeltà o delle offerte volte ad incentivare i consumi durante i periodi meno vivaci.

Chiaramente per svolgere tutti questi compiti, simultaneamente e al meglio e, nel frattempo, per ottimizzare la gestione del proprio locale, in termini di risorse e, quindi, monitorare anche le spese e non solo i ricavi, la soluzione è adottare un sistema di gestione elettronica, l’unico in grado di raccogliere ed analizzare tutti i dati utili in tempo reale.

In altre parole, come è emerso anche dalla tavola rotonda l’Intelligenza artificiale applicata al settore del food può rappresentare davvero la risposta per riuscire con successo nel settore senza sacrificare la propria vita privata lavorando a dei ritmi davvero insostenibili. “Nello specifico – ha affermato Vincenzo Liccardi – l’AI nel settore della ristorazione è essenziale per una gestione dinamica ed intelligente dei prezzi, per evitare gli sprechi grazie all’automatizzazione dei processi di fornitura e della redazione dei menu in base alle giacenze in magazzino e alla gestione smart del personale. Quest’ultimo punto è particolarmente delicato e inerisce la difficoltà per i ristoratori di trovare personale qualificato; nella misura in cui, grazie all’adozione di sistemi di gestione, come FOODCOST IN CLOUD®, gli esercenti potranno assumere anche personale meno qualificato, dal momento che, grazie all’AI, verrà esonerato dai processi decisionali più complessi.” “Certo, – ha concluso Vincenzo Liccardi – tutto questo è possibile sempre e solo se, a monte, c’è un imprenditore in grado di attuare una strategia per poter dire all’intelligenza artificiale quali sono i dati e i numeri che deve tirare fuori; altrimenti, indipendentemente dalla piattaforma che si adotta non si otterranno i risultati desiderati. Per questo consiglio sempre di affiancare all’adozione di sistemi all’avanguardia un percorso di formazione continuo e costante, perché l’innovazione tecnologica deve andare sempre di pari passo con la crescita personale. A tal proposito, voglio sottolineare che noi di FOODCOST IN CLOUD®, insieme alla piattaforma forniamo un pacchetto di coaching affinché i nostri clienti possano utilizzare le nuove tecnologie al meglio.”