PROCESSO BIS PER IL CROLLO DELLA TORRE PILOTI DI GENOVA

Il Tribunale di Genova nella persona del Giudice Paolo Lepri ha dato lettura della sentenza relativa al secondo filone processuale legato alla tragedia del Molo Giano riconoscendo la responsabilità solo di alcuni dei soggetti ivi imputati.

Il crollo della Torre Piloti, occorso il 7 maggio del 2013 nel porto di Genova a opera del cargo Jolly Nero dell’armatore Ignazio Messina, è costato la vita a 9 persone (operatore radio dei rimorchiatori Sergio Basso, Operatore radio dei piloti Maurizio Potenza, pilota Michele Robazza, Capo di Prima Classe Francesco Cetrola, Capo di Prima Classe Marco De Candussio, Sottocapo di Prima Classe Davide Morella, Sottocapo di Seconda Classe Giuseppe Tusa, Sottocapo di Terza Classe Daniele Fratantonio, Sergente Giovanni Iacoviello) oltre al ferimento di altri 4 operatori (Tenente di Vascello Enea Pecchi, Sottocapo di Prima Classe Raffaele Chiarlone, Sottocapo di prima classe Giorgio Meo, Sottocapo di Seconda Classe Gabriele Russo).

Ci teniamo a ricordare che l’Associazione,  ammessa quale parte civile, ha partecipato attivamente sia al primo procedimento, attualmente in Cassazione con udienza fissata per il 16 ottobre, sia al processo bis, avviato grazie all’opposizione alla archiviazione presentata dalla nostra socia Adele Chiello Tusa, che ha lottato strenuamente affinché venisse approfondita la responsabilità di coloro che rivestivano un “ruolo di garanzia” e che avrebbero potuto evitare che quel disastro avvenisse.

 

“Possiamo ritenerci soddisfatti perché la sentenza” secondo l’Avv. Stefano Maccioni, procuratore dell’Associazione Vittime del Dovere “è un ulteriore passo per l’accertamento delle effettive responsabilità per il crollo della Torre Piloti”

Il nostro scopo è quello di affiancare le vittime in ogni sede possibile affinchè coloro che vengono colpiti da queste immani tragedie, sentano di non essere soli”  ha affermato il presidente Emanuela Piantadosi “Il nostro contributo in sede dibattimentale vuole essere la dimostrazione di come le Vittime possano concretamente contribuire alla ricerca della verità.”

 

ASSOCIAZIONE VITTIME DEL DOVERE