“Premio Save the Children per la ricerca”: annunciati i nomi della giuria. Candidature aperte fino al 15 maggio

È stata nominata la giuria della prima edizione del “Premio Save the Children per la Ricerca”. Esponenti autorevoli del mondo della ricerca assegneranno il premio agli autori/autrici di una ricerca realizzata in Italia che abbia contribuito ad ampliare la conoscenza su una o più dimensioni della vita dell’infanzia e dell’adolescenza con un significativo impatto sui diritti. 

La giuria sarà composta da: Anna Maria Ajello, Professoressa ordinaria di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione; Tito Boeri, Professore e Direttore del Dipartimento di Economia dell’Università Bocconi di Milano; Francesca Borgonovi, Responsabile del team di Analisi delle Competenze presso il Centro per le Competenze dell’OCSE; Pietro del Soldà, autore e conduttore di Rai Radio 3; Enrico Giovannini, Professore di Statistica economica e sviluppo sostenibile all’Università di Roma Tor Vergata e Direttore Scientifico dell’ASVIS; Paola Milani, Professoressa di Pedagogia Generale all’Università di Padova; Vito Peragine, Professore di Economia politica all’Università di Bari; Pier Cesare Rivoltella, Professore di Didattica e Tecnologie dell’educazione all’Università di Bologna; Chiara Saraceno, sociologa.

Il Premio avrà natura simbolica e rappresenterà un’attestazione di eccellenza. Per ricercatori e ricercatrici under 35 un premio speciale con una dote formativa del valore di 10mila euro che il vincitore potrà investire nell’ambito di percorsi di formazione e studio.

Le candidature possono pervenire entro il 15 maggio e la cerimonia di premiazione si terrà a dicembre 2025 a Milano alla presenza di rappresentanti di istituzioni, delle università, del mondo della comunicazione, organizzazioni del terzo settore, ragazzi e ragazze.  In tale occasione, Save the Children conferirà anche due “Menzioni speciali” dedicate rispettivamente a valorizzare una ricerca condotta al livello internazionale da enti o istituti di ricerca che operano in contesti di particolare difficoltà (a causa di povertà, conflitti, crisi climatica) e ad un progetto dedicato ad avvicinare bambini, bambine e/o adolescenti al mondo della conoscenza scientifica. Le ricerche potranno provenire da tutti i campi disciplinari, ad esclusione della ricerca medica e farmaceutica.

Il bando e il Regolamento del Premio sono scaricabili alla pagina: https://datahub.savethechildren.it/premioricerca, attraverso la quale sarà possibile proporre anche le candidature

“Mai come in questo momento, così difficile, sentiamo la necessità di rafforzare l’alleanza tra la comunità scientifica e chi è sul campo al fianco di bambini, bambine e adolescenti. L’Italia è ricca di eccellenze nella ricerca sull’infanzia, ma il ruolo della ricerca non è adeguatamente riconosciuto e i risultati non hanno il giusto peso nella definizione delle prassi e delle politiche pubbliche. Il nostro “Premio” vuole essere di incoraggiamento e di impulso alla produzione e alla diffusione di conoscenza e una spinta a mettere questa conoscenza e l’ascolto dei territori al centro di tutte le scelte che riguardano l’infanzia” afferma Raffaela Milano, Direttrice Ricerca di Save the Children.

Il “Premio” è una delle iniziative del nuovo Polo Ricerche di Save the Children. L’Organizzazione ha infatti deciso di dare vita e di inserire nello Statuto una nuova struttura interamente dedicata ad ampliare e diffondere le conoscenze sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia e nel mondo, allo scopo di promuovere i diritti di tutti i bambini e le bambine e di incidere concretamente – attraverso i dati e le analisi – sulle politiche e sulle prassi di soggetti istituzionali, privati e non profit.   Le attività del Polo Ricerche si articolano in quattro ambiti: la ricerca, l’analisi dei dati (anche attraverso un datahub consultabile on line), la formazione e la promozione della cittadinanza scientifica. Tra i principali temi di approfondimento la povertà minorile e la lotta alle disuguaglianze, i percorsi di educazione e istruzione, la condizione dei minori migranti, la genitorialità e primi anni di vita. All’attivo del Polo Ricerche già 11 accordi quadro con altrettante Università, finalizzati a rafforzare l’alleanza tra la comunità scientifica e chi opera sul campo a favore dei diritti dell’infanzia.