Sud in crescita in Borsa italiana: nuove Ipo ma i nodi restano

Il nuovo numero del Rapporto Sud del Sole 24 Ore in edicola venerdì 15 ottobre in Campania, Calabria, Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna dedica l’apertura alle imprese del Sud che sbarcano in Borsa. In estate due aziende siciliane (Omer, società attiva nel settore della componentistica e arredi interni per mezzi di trasporto ferroviario, e Giglio.com, multimarca online di moda siciliano) hanno avviato la quotazione all’Aim portando così a 11 le quotate delle regioni del Mezzogiorno e non manca chi scalda i motori. Per gli esperti si tratta di segnali positivi ma ci sono ancora molte resistenze, spiega il Rapporto Sud di venerdì 15 ottobre.

La Sicilia si avvicina così alla Campania, regione che in questo segmento ha il numero più alto di aziende quotate: sono già sei e per il 4 novembre è previsto il debutto di Anfonsino, la startup del food delivery, mentre sono 92 le società che hanno aderito o stanno seguendo il programma di Confindustria e Borsa Italiana. In Puglia per il momento vi è una sola azienda quotata ma almeno un paio stanno scaldando i motori come The Digital Box spa – azienda di Gravina, nel barese, specializzata nel marketing mobile – la cui quotazione è prevista per fine 2022, al più tardi entro il 2023. Mentre restano ancora indietro Calabria e Basilicata. La Sardegna ha una sola quotata. Tra le difficoltà e gli ostacoli la diffidenza da parte degli imprenditori che temono di perdere la governance.

 

Transizione energetica. Firmato dai due grandi gruppi energetici presenti in Sardegna, Saras ed Air Liquide un memorandum che prevede la realizzazione di progetti per la cattura e il confinamento dell’anidride carbonica. Il piano di espansione di Saras delle fonti rinnovabili  prevede infatti un aumento della capacità installata, tra eolico e solare, fino a raggiungere l’obiettivo dei 500 Mw nel 2024. Tutti i dettagli sul Rapporto Sud in edicola con Il Sole 24 Ore di venerdì 15 ottobre.

 

Agroalimentare. Allarme sul panettone: riparte dalla Reggia di Caserta la battaglia dei pasticcieri per la tutela del prodotto made in Italy. Tra le richieste un disciplinare specifico, spiega il Rapporto Sud di venerdì 15 ottobre. Settore che vale 109 milioni di euro e rappresenta il 52% del comparto. È quello del panettone artigianale acquistato da 2,4 milioni di famiglie con una crescita del 5,3% negli ultimi due anni. Eppure il panettone artigianale italiano rischia di essere seriamente danneggiato da prodotti che poco hanno a che vedere con la fattura artigianale. Un tema di cui si è discusso alla Reggia di Caserta nel corso della prima convention sul panettone.

 

Cultura e turismo. La Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, che si terrà dal 25 al 28 novembre a Paestum, presenterà la rete mediterranea dei siti sommersi – annuncia il Rapporto Sud di venerdì 15 ottobre. Realizzare un nuovo “Itinerario Culturale del Patrimonio Subacqueo del Mediterraneo”, una rete che colleghi Campania, Calabria, Puglia, Sicilia, ma anche Egitto, Grecia, Israele e Turchia. Si lavora al dossier che verrà sottoposto al Consiglio d’Europa che potrà rilasciare una certificazione.