PNRR CAMBIA IL VOLTO DEI TRENI, GIÙ I TEMPI DI VIAGGIO, MENO CO2

CODACONS: BASTA ANNUNCI, SERVONO FATTI. L’URGENZA È QUELLA DI RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE REGIONALI, AL SUD E NELLE ISOLE SERVONO ORE PER VIAGGIARE DA CITTÀ A CITTÀ. FINORA LA CONDIZIONE DEI PENDOLARI SEMPRE ALL’ULTIMO POSTO DELLA SCALA DI PRIORITÀ…

La realizzazione della programmazione ferroviaria prevista dal Pnrr è sì affascinante e senza dubbio visionaria, ma dopo anni di annunci e buone intenzioni deve scontrarsi con il duro richiamo del Codacons, che invita a non trascurare ancora una volta la condizione di pendolari e passeggeri come troppe volte accaduto in passato.

Come purtroppo sanno troppi utenti italiani, specie nel Mezzogiorno e nelle Isole, e come ribadito da alcuni fatti di cronaca degli ultimi anni, lo stato del servizio ferroviario in Italia è spesso scadente e lacunoso: non a caso, i finanziamenti statali per il servizio ferroviario regionale sono diminuiti del 21,5% tra il 2009 e il 2019, mentre i passeggeri crescevano di oltre l’8%. Anche per questo la situazione è quella che è: investimenti zero o quasi, linee caratterizzate da disservizi quotidiani (Cumana, Circumflegrea e Circumvesuviana di Napoli, Roma Nord e Roma-Lido di Ostia, tanto per fare degli esempi), operate da vetture stracolme e spesso vetuste, con margini minimi di qualità di servizio. Senza parlare delle linee a binario unico e non elettrificate, ancora molto diffuse nel nostro Paese.

È perciò necessario un poderoso investimento in una direzione finora solo annunciata, quella dei cittadini – fruitori di un servizio che pagano, e hanno diritto a vedere efficiente; e serve uno sforzo particolare al Sud, con un potenziamento sostanziale dell’offerta di servizio. Di crogiolarsi nelle fantasia numeriche, nelle previsioni e nelle percentuali i passeggeri italiani ne hanno abbastanza.