FISCO: PER QUATTRO ITALIANI SU DIECI LE TASSE SONO AUMENTATE

TASSE PIÙ BASSE RILANCEREBBERO I CONSUMI (37,5%). PER METÀ DEI CITTADINI NON È INDISPENSABILE PAGARE LE TASSE PER AVERE UN LIVELLO ACCETTABILE DEI SERVIZI, IL 63,7% È CONTRARIO A PAGARLE PER GARANTIRE UNA DISTRIBUZIONE DELLE RISORSE TRA I CITTADINI APPARTENENTI A REGIONI DIVERSE. L’EVASIONE È GIUSTIFICATA IN DETERMINATE SITUAZIONI…

Il carico fiscale sostenuto dalla propria famiglia nel corso del 2019 è aumentato secondo l’opinione del 42,2% degli italiani, facendo però registrare un dato del 27% in meno rispetto al 2013 quando a lamentare una maggiore tassazione era il 69,2%.
Se le tasse diminuissero…
Meno tasse rilancerebbero soprattutto i consumi mettendo più soldi in tasca ai cittadini (37,5%) e darebbero slancio all’economia e alle imprese (22,6%), mentre inciderebbero negativamente sulla disponibilità e qualità dei servizi per un altro 22,6% e farebbero aumentare il peso del debito pubblico per il 17,3%.
Più di un terzo chiede di abbassare l’imposta sui consumi
Il 36,4% degli italiani ritiene che sarebbe opportuno ridurre l’imposta sui consumi (+13,8% rispetto al 2007). Diminuisce, invece, del 22,2% rispetto al 2007, chi pensa che sarebbe opportuno ridurre l’Imu, arrivando al 21,1%. Il 22,4% è propenso a pensare che bisognerebbe ridurre Irap e Ires e due su dieci (20,1%) l’Irpef.
Pagare le tasse per… Il 63,7% degli italiani si dicono contrari a pagare le tasse allo Stato per garantire una distribuzione delle risorse tra i cittadini appartenenti a Regioni diverse. Sull’ipotesi di pagare più tasse agli Enti locali e meno tasse allo Stato perché è più facile verificare la qualità dei servizi erogati dalle Amministrazioni locali, la popolazione si divide a metà tra chi è d’accordo (47,6%) e chi non è di questa opinione (52,4%). Pagare le tasse allo Stato per avere un livello accettabile di servizi pubblici è indispensabile per il 49,8% dei cittadini (il 16,4% in meno rispetto al 2007).
L’Italia vuole futuro: otto su dieci chiedono più investimenti per ricerca e sviluppo
Al Governo i cittadini chiedono soprattutto di aumentare gli investimenti in ricerca e sviluppo (81%), le pensioni minime (80,6%), di introdurre meccanismi di redistribuzione (80%) e attuare nuove politiche di sostegno alle imprese (79%). Sette su dieci (70,7%) vorrebbero che il Governo modificasse i meccanismi di accesso al credito, il 63,3% che cambiasse la legge elettorale e sei su dieci (60%) che applicasse il condono fiscale per favorire il rientro di capitali dall’estero. Non manca chi caldeggia l’aumento della pressione fiscale sul sistema bancario (53,3%) e ancora meno sono i cittadini che vorrebbero l’introduzione della tassa patrimoniale (47%).
Tasse troppo alte, più della metà degli italiani tende a giustificare l’evasione in determinate situazioni
La maggior parte dei cittadini in qualche misura giustifica l’evasione fiscale: per il 25,1% non è grave solo se compiuta da chi fa fatica a sostenere la pressione fiscale; per il 19,6% è grave per chi possiede grandi patrimoni; per il 9% non è grave perché in Italia la pressione fiscale è eccessiva.
Evasione, giuste multe e sequestri di beni. Il 17,3% si spinge oltre e vuole il carcere come sanzione La sanzione più giusta per i grandi evasori è il sequestro dei beni per quattro italiani su dieci (40,9%), multe e sanzioni economiche e amministrative per tre su dieci (29,6%). Mentre il 17,3% crede il carcere sia la giusta sanzione.