Pagamenti online: utilità ai tempi del Coronavirus

La possibilità di effettuare dei pagamenti online non costituisce una novità. Ormai da molto tempo è possibile, ed in alcuni casi costituisce l’unico mezzo di pagamento, utilizzare la modalità online al fine di concludere un acquisto.

Questi pagamenti possono avvenire utilizzando la carta di credito oppure delle carte prepagate che possono essere ottenute rivolgendosi a qualsiasi istituto bancario e non.
Il primo consiglio, pertanto, che vi diamo e di controllare bene che si tratti di una semplice carta ricaricabile e non di una revolving card (1).
In questo momento di emergenza sanitaria, in cui evitare ogni contatto è il modo migliore per bloccare la diffusione del contagio nonché per proteggere noi stessi e i nostri cari, in diverse compagnie hanno attivato la modalità di consegna contactless.
Ovvero nessun contatto.
Come si fa a evitare il contatto se ordiniamo una pizza?
Pagando online ovvero utilizzando la stessa modalità richiesta per poter usufruire della spesa online oppure per ordinare libri o altre merci.
La pizza, al pari della spesa o di altri pacchi, verranno poi lasciati di fronte casa così che la persona ed il fattorino, cui dovremmo essere tutti grati, non abbiano contatti.
Sembrerebbe tutto bellissimo tuttavia esiste un “ma”.
Quante persone hanno una carta di credito o una ricaricabile?
Quanti sono in grado di usarla?
Penso alle fascia di età più elevate, magari ad una nonna.
I nostri nonni o genitori non sono abituati a questa tecnologia, non hanno questa carta ed alcuni non saprebbero nemmeno utilizzare la spesa online.
Va benissimo, quindi, utilizzare questo metodo di pagamento ma credo che bisognerebbe trovare un metodo alternativo anche per garantire la possibilità di usufruire dei medesimi servizi anche a chi non ha carte di credito oppure carte ricaricabili.

NOTE
1 – La differenza? La carta di credito ricaricabile non ha un plafond e per essere utilizzata necessita che l’intestatario provveda a versare, prima di effettuare l’acquisto, la somma che ritiene opportuna o che è semplicemente necessaria. La seconda, invece, è munita di un plafond che poi deve via via essere ricostruito dall’intestatario.
Il rischio elevatissimo è che avendo sempre una qualche somma a disposizione si utilizzi in maniera “leggera” questa carta e conseguentemente si crei una situazione di indebitamento.

Sara Astorino, legale, consulente Aduc