‘Oltre il carcere’: presto un numero verde contro il disagio

Un numero verde totalmente gratuito sarà presto a disposizione di tutto il mondo legato al disagio e alle conseguenze della detenzione. E’ quanto prevede l’iniziativa “Oltre il carcere” messa in campo da una rete di realtà operanti nel sociale in collaborazione con Roma Capitale.

 

Il servizio è stato presentato nel corso di un incontro cui sono intervenuti Daniele Frongia, Assessore allo Sport, Politiche giovanili e Grandi Eventi cittadini di Roma Capitale, Gabriella Stramaccioni, Garante comunale dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive, Alessandro Pinna, presidente di “Isola Solidale”, Lidia Borzì, presidente delle ACLI di Roma e provincia, e Paolo Strano, presidente dell’associazione “Semi di libertà onlus”.

La presentazione dell'iniziativa nella sede di Isola Solidale
La presentazione dell’iniziativa nella sede di Isola Solidale

“Il numero verde 800.938.080 – spiega Paolo Strano – è promosso dall’ Isola Solidale in collaborazione con il Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale di Roma Capitale e si avvarrà anche della grande rete solidale della Capitale, in particolare dello sportello per l’esigibilità dei diritti delle ACLI di Roma e provincia nonché del sostegno della nostra Associazione. La prossima settimana si terrà una riunione operativa per definire le modalità di attuazione del servizio e terremo un breve corso agli operatori telefonici per dargli strumenti e soprattutto riferimenti per la gestione dell’utente”.

L’iniziativa ha anche l’obiettivo di fare emergere le criticità legate al mondo carcerario. “Stiamo lavorando – ha dichiarato la garante Gabriella Stramaccioni – con ogni mezzo per contenere il disagio e prevenire l’eventuale rischio di recidiva”.

Alessandro Pinna, presidente di Isola Solidale, ha raccontato come il numero verde rappresenti la realizzazione di un sogno inseguito da anni. “ Ci permetterà di essere più vicini non solo ai detenuti e agli ex detenuti, ma soprattutto alle loro famiglie e in particolare modo ai minori che spesso a seguito della detenzione di un genitore vivono preoccupanti situazioni di disagio e di emarginazione”.

Una collaborazione virtuosa e collaudata quella delle varie realtà coinvolte nel progetto che ha consentito, nel corso dell’emergenza Covid-19, di e aiutare famiglie, e minori in stato di disagio economico e sociale, soprattutto se con un parente di carcere. Da metà marzo sono stati distribuiti 1.340 pasti donati da McDonald’s, consegnati oltre 600 pacchi viveri con generi di prima necessità e generi per l’infanzia a 100 bambini, 700 colombe e 1.000 uova di Pasqua donate a Roma Capitale da Rocco giocattoli.

“Le tante realtà romane che si sono impegnate in questo periodo hanno rivestito – ha commentato l’assessore Frongia – un ruolo di primo piano nell’affrontare con estrema partecipazione una situazione di straordinaria emergenza nell’emergenza. Quello che viene presentato oggi è un servizio che potrà davvero aiutare le persone che hanno terminato di scontare la pena detentiva e hanno ancora più bisogno di un sostegno, così come le loro famiglie”.