Nigeria, abusi della polizia: la società civile internazionale chiede un intervento alle Nazioni Unite e all’Unione europea

EveryOne Group e i Poeti della Lettera (gruppo di autori pluripremiati e impegnati attivamente nella difesa dei diritti umani) stanno monitorando direttamente le violenze istituzionali a Lagos, capitale della Nigeria, grazie a coraggiosi difensori dei diritti umani come il poeta Alatishe Kolawole, amatissimo dai giovani nigeriani per i suo versi che inneggiano alla pace e all’uguaglianza.

Le due organizzazioni hanno inviato un appello urgente al Segretario Generale delle Nazioni Unite António Manuel de Oliveira Guterres, all’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani Michelle Bachelet, alle massime autorità dell’Unione europea perché intervengano con estrema tempestività presso il governo nigeriano affinché gli abusi delle forze dell’ordine a Lagos, dove si registrano morti e feriti fra i giovani, pacifici manifestanti abbiano fine.

Nonostante il governatore di Lagos Babajide Sanwo-Olu si ostini a negare le vittime, i testimoni di tali esecuzioni da parte di uomini in divisa, fra cui diversi operatori umanitari internazionali, sono tanti e attendibili. “Dobbiamo ascoltare le voci dei testimoni, fra i quali il coraggioso poeta-attivista Alatishe Kolawole,”spiega lo scrittore e difensore dei diritti Umani Roberto Malini nell’appello alle istituzioni, “in modo che i giovani manifestanti, che chiedono al governo nigeriano di essere ascoltati sul grave problema della brutalità delle forze di polizia, non vengano repressi e perseguitati, ma divengano la contrario una guida per istituzioni autoritarie che hanno perso di vista la via della civiltà”.

In Nigeria i giovani manifestano ormai da quindici giorni contro gli abusi commessi dalle forze dell’ordine, chiedendo una riforma della polizia e giustizia per le vittime.