NAS,17 CHIUSURE E 300 VIOLAZIONI IN STRUTTURE TURISTICHE

IN ESTATE A CAUSA DELLE CARENZE IGIENICO-SANITARIE NELLE STRUTTURE TURISTICHE, TRIPLICANO INFEZIONI E INTOSSICAZIONI ALIMENTARI A DANNO DEI CONSUMATORI.

INCREMENTARE CONTROLLI SU TUTTO IL TERRITORIO. ECCO LA GUIDA CODACONS SU COME DIFENDERSI ED EVITARE RISCHI ALIMENTARI E SANITARI…

Gli accertamenti eseguiti dai Nas presso alcune strutture turistiche come villaggi, campeggi e agriturismo e da cui sono emerse numerosissime violazioni non solo sul fronte delle misure anti-Covid, ma anche sotto il profilo igienico-sanitario nella preparazione dei pasti, conferma in pieno l’allarme estivo lanciato dal Codacons.
Solo pochi giorni avevamo sottolineato come in estate triplichino in Italia i casi di intossicazioni e infezioni alimentari, nonché i disturbi gastrointestinali a danno dei cittadini che consumano cibi e bevande nelle località turistiche – spiega il Codacons – Questo avviene perché molte attività ma anche pubblici esercizi, spesso stagionali e che aprono solo in estate in concomitanza con l’arrivo dei turisti, trascurano nella preparazione o conservazione degli alimenti le norme igieniche e le corrette procedure per il mantenimento degli alimenti e delle bevande, con il rischio di intossicazioni per i consumatori che aumenta in modo esponenziale. Un pericolo che costituisce anche un vero e proprio reato, in quanto chi somministra o mette in vendita cibi contaminati incappa nell’art. 444 del codice penale “Chiunque detiene per il commercio, pone in commercio ovvero distribuisce per il consumo sostanze destinate all’alimentazione … pericolose alla salute pubblica, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni”.
Per tale motivo il Codacons chiede alle forze dell’ordine di tutta Italia di svolgere controlli a tappeto presso strutture ricettive ed esercizi commerciali durante tutto il periodo estivo, volti a garantire il corretto mantenimento di cibi e bevande e ridurre i rischi per i consumatori. L’associazione diffonde inoltre un decalogo con i consigli utili per tutelarsi dai rischi alimentari estivi:

1) Ristoranti. A pranzo, specie nei ristoranti che non conoscete, diffidate dei carrelli con cibi freddi, conservati a lungo a temperatura ambiente, specie se con gelatine, creme, maionese, mascarpone, salse e uova.
2) Occhio all’aspetto! Controllate che non ci sia brina all’esterno delle confezioni surgelate, è indice di un cattivo mantenimento.
3) Buttate i cibi le cui confezioni presentano un rigonfiamento. Prestate attenzione, in particolare, ai prodotti freschi come latte, mascarpone, creme…;
4) Bibite. Non acquistate bottiglie d’acqua o bibite lasciate sotto i raggi del sole. Ricordate, infine, che anche le bibite hanno una scadenza: controllatela! Molti chioschi estivi, per smaltire le rimanenze dello scorso anno, vendono bibite già scadute.
5) Frutti di mare. Non acquistate pesce e frutti di mare di dubbia provenienza e prendete cozze e vongole solo se contenute in confezioni sigillate e avvolte da una retina di plastica e con un’etichetta che indica peso e scadenza dei frutti di mare. Ricordate che i frutti di mare possono essere conservati al massimo per 4 giorni, alla temperatura di 6°C, quindi, in frigorifero. Per il pesce ricordatevi di analizzare sempre anche il colore, l’odore e l’aspetto generale.
6) Congelatori. Nei bar e nei negozi non acquistate prodotti se il congelatore è stracolmo di roba. Per una corretta conservazione, infatti, i prodotti non devono mai superare un certo carico. Meglio, poi, i freezer con gli sportelli chiusi (solitamente verticali).
7) Gelati in spiaggia. A differenza dei cibi congelati, quelli surgelati hanno dei cristalli di ghiaccio più piccoli, microscopici. Se, quindi, notate che l’alimento ha dei cristalli di ghiaccio più grandi, della brina, questo può essere un sintomo dell’interruzione della catena del freddo. Insomma, se il gelato perde la sua compattezza e cremosità e diventa come la brina: buttatelo!
8) Igiene. Non consentite al negoziante di toccare il prosciutto con le mani: esistono le apposite palette. Stesso discorso se chiedete un panino al bar o se vi servono una bibita prendendo il bicchiere dall’alto. Se poi il negoziante serve i clienti ma sta anche alla cassa, chiamate i vigili!
9) Ambulanti. Non acquistate nessun prodotto deteriorabile da carrettini ambulanti privi di celle frigorifere adeguate alla conservazione degli alimenti.
10) Scadenze. Controllate sempre la data di scadenza di tutti gli alimenti.

Un ultimo consiglio. Denunciate tutte le situazioni anomale alle Forze dell’ordine della zona. Se nel villaggio turistico o nell’albergo in cui siete contraete una intossicazione alimentare, rivolgetevi al Codacons per chiedere i danni.