Morti sulle strade, alcol, tabacco … sottovalutati….

Secondo l’osservatorio Asap (portale della sicurezza stradale) sui fine settimana (1), tra i primi di giugno e i primi di settembre i morti sulle strade italiane sono stati 420. Nello scorso fine settimana (1-3 settembre) ce ne sono stati ben 27, mentre il record del periodo, 40 morti, è stato registrato il fine settimana dal 30 giugno al 2 Luglio.

Una strage. Di cui siamo tutti consapevoli e a cui sembra che non si riesca a porvi rimedio. Il periodo estivo è quello di maggior uso del veicolo privato, scelto perché più comodo, spesso più economico e perché i mezzi pubblici non sono altrettanto attrattivi ed efficienti.

La leggera diminuzione rispetto all’anno scorso (quando furono intorno ai 500 per lo stesso periodo) non ci deve far cantar vittoria perché i numeri sono comunque molto alti.

E’ come se fossero morti i residenti di 14 palazzi di 5 piani, considerati due appartamenti per piano con una media di 3 abitanti ognuno. Se la notizia fosse questa, avremmo titoli e inchieste che ci terrebbero incollati ai media, ma siccome ai morti per incidenti stradali ci abbiamo fatto il callo, non si fa caso più di tanto e si considerano questi morti come una sorta di atto dovuto e normale rispetto al trend del vivere quotidiano.

 

Certamente sono numeri piccoli rispetto al flagello più grosso che sono i morti per alcol e tabacco. Una cinquantina ogni giorno quelli per alcol (2) e, se facciamo il calcolo a tre mesi per fare un paragone con i morti per incidenti stradali, sarebbero quasi 4.300. I morti per tabacco, stimati in oltre 93mila all’anno (3), sempre per tre mesi sarebbero più di 23mila.

 

Il numero di morti per droghe illegali, invece (circa 300 all’anno – 4) che in tre mesi sarebbero 75… colpisce perché alle droghe illegali viene dedicata attenzione mediatica e politica molto più alta di tutti gli altri.

 

I numeri di queste stragi ci fanno capire, come le politiche di prevenzione e di allarme non siano molto legate alla reale portata del fenomeno, ma a quanto lo stesso fenomeno sia accettato o meno nella cosiddetta cultura dominante. Morire in un incidente stradale o per alcol o per tabacco,,, quasi nessuno se ne accorge, mentre se si muore per droga illegale…. apriti cielo.

 

E’ questo uno dei motivi per cui la prevenzione dovrebbe essere più un fatto di routine (straordinaria visti i numeri) che non collegata alle politiche propagandistiche di chi stigmatizza o ignora alla bisogna i reali problemi della nostra comunità.

 

 

1 –

https://www.asaps.it/63-Statistiche/259-Incidenti_fine_settimana

2 – https://www.epicentro.iss.it/alcol/relazione-parlamento-2022

3 – https://www.salute.gov.it/portale/fumo/dettaglioContenutiFumo.jsp?lingua=italiano&id=5579&area=fumo&menu=vuoto

4 – https://www.redattoresociale.it/article/notiziario/droghe_in_50_anni_i_decessi_per_overdose_sono_stati_26_749_nel_2022_registrate_298_morti#

 

Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc