
A quasi un anno dalla pubblicazione delle linee guida dell’OMS sulla cessazione del fumo (luglio 2024) e in vista della Giornata Mondiale senza Tabacco del 31 maggio 2025, l’Osservatorio della Riduzione del Rischio in Medicina (MOHRE) torna a sollevare preoccupazioni sulla mancata inclusione di strategie di riduzione del danno nelle politiche globali antifumo.
Mentre gli Stati Uniti cancellano l’ufficio per il fumo e la salute dei CDC con un colpo di spugna, l’OMS pubblica le sue linee guida per la cessazione dal consumo di tabacco (https://www.who.int/publications/i/item/9789240096431).
Le nuove linee guida OMS, pur fornendo raccomandazioni valide sul supporto comportamentale e farmacologico per smettere di fumare, trascurano completamente il ruolo potenziale dei prodotti a rischio ridotto, come le sigarette elettroniche, nonostante le recenti revisioni Cochrane che ne hanno valutato l’efficacia dal 2022 al 2024. “È paradossale che l’OMS citi selettivamente numerose revisioni Cochrane fino al 2023 come base per le proprie raccomandazioni, ma ignori completamente quelle relative alle sigarette elettroniche pubblicate nello stesso periodo,” dichiara il Direttore del board scientifico dell’Osservatorio MOHRE, Fabio Beatrice “Questa omissione rappresenta una grave mancanza di completezza scientifica, considerando che la stessa OMS riconosce la nicotina come il farmaco più efficace per la cessazione.”
Le linee guida confermano l’efficacia della terapia sostitutiva della nicotina (NRT), vareniclina, bupropione e citisina come opzioni farmacologiche, ma non affrontano la questione fondamentale della differenza tra combustione e dipendenza, né considerano alternative moderne di somministrazione della nicotina che potrebbero essere più accettabili per i fumatori.
Il MOHRE sottolinea che, in un contesto dove oltre il 60% degli 1,25 miliardi di consumatori di tabacco desidera smettere ma il 70% non ha accesso a servizi adeguati, ignorare approcci pragmatici di riduzione del danno rappresenta un’opportunità mancata per la salute pubblica. La proposta del board scientifico dell’Osservatorio è ampliare il No Tobacco Day all’intero mese di maggio, trasformandolo in NO TOBACCO MAY, così come avviene nei paesi anglosassoni con Sober October per la sensibilizzazione dei consumi di alcol.
Le linee guida, inoltre, pur proponendo interventi comportamentali intensivi individuali o di gruppo, presentano soluzioni difficilmente implementabili su larga scala, specialmente nei paesi a basso e medio reddito dove le risorse sono limitate.
“Queste raccomandazioni sembrano già obsolete rispetto allo stato attuale delle conoscenze scientifiche,” interviene Johann Rossi Mason, Direttore del MOHRE “L’approccio dell’OMS rimane ancorato a un paradigma binario – o smetti completamente o continui a fumare – ignorando le possibilità offerte dalla riduzione del rischio, che rappresenta una terza via pragmatica e scientificamente fondata.”
Inserire le informazioni sul tabagismo in tutte le cartelle cliniche
L’OMS raccomanda che i consigli brevi (tra 30 secondi e 3 minuti per incontro) siano forniti costantemente dagli operatori sanitari come pratica di routine a tutti i consumatori di tabacco che accedono a qualsiasi struttura sanitaria.
Al punto 10 l’OMS raccomanda che tutte le strutture sanitarie includano lo stato di consumo di tabacco e l’uso di interventi per la cessazione del fumo nelle loro cartelle cliniche (incluse le cartelle cliniche elettroniche), per facilitare l’interazione del fornitore con i pazienti che fanno uso di tabacco e aumentare l’adozione e il mantenimento di interventi di trattamento basati sulle prove.
Al punto 11 l’OMS raccomanda la formazione di tutti gli operatori sanitari sulla fornitura di interventi di cessazione basati sulle prove, con sollecitazioni e feedback continui, nelle loro pratiche mediche di routine a tutti i livelli delle strutture sanitarie.
L’Osservatorio MOHRE invita l’OMS a riconsiderare il proprio approccio e a includere nelle future linee guida tutte le evidenze scientifiche disponibili, comprese quelle relative ai prodotti a rischio ridotto, per offrire ai fumatori che non riescono a smettere completamente una gamma più ampia di opzioni efficaci.