Modena, appello umanitario per evitare lo sgombero del piccolo insediamento di fortuna in via Campestre

EveryOne, associazione per i diritti umani, ha trasmesso un appello urgente al Sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli. “Egregio Sindaco,” recita la lettera, “la conosciamo come persona di civiltà e diritti umani e non a caso gli intolleranti, nella sua città e nella sua regione, le riservano ogni genere di attacco, con quella rabbia che suscitano i giusti, da parte di chi giusto non è.

Sono Roberto Malini, fondatore e copresidente di EveryOne, organizzazione umanitaria volontaria. Desidero spendere poche parole in difesa del piccolo insediamento rom in via Campestre che tanti attacchi ha suscitato a Modena. Secondo la sua polizia locale ‘è abusivo’, ma secondo i valori umanitari che sono espressi nella Carta europea dei diritti umani e nel libro delle nostre coscienze, è semplicemente una forma di speranza. La speranza di chi non ha nulla, di chi non ha alternative e vive ogni giorno emarginazione e rifiuto. Avvengono tanti sgomberi in Italia, di questi tempi, spesso con il beneplacito di un associazionismo che ha perso la via della civiltà; quello che pochi sanno è che la “popolazione degli sgomberi”, nel nostro paese, ha una speranza di vita media inferiore ai 50 anni, contro gli 80 degli altri cittadini. La precarietà uccide, caro Sindaco”.

L’appello prosegue con un’accorata richiesta: “Caro Sindaco, le chiedo, le chiediamo di fare la cosa giusta, lei che non appartiene agli indifferenti né ai malvagi. Si attenga alla Carta europea dei diritti umani ed eviti di cacciare via le persone indigenti, con un bimbo in fasce, che hanno identificato un po’ di speranza nella sua città. Noi siamo a sua disposizione, per fornirle la documentazione che attesta il loro diritto (al di là della proprietà del terreno: si tratta di un diritto assai più fondamentale!) o per qualsiasi altra forma di consulenza umanitaria.

Abbiamo fiducia il lei e, come le famiglie “abusive”, come quegli esseri umani ancora una volta soggetti al pericolo di perdere ogni cosa e ogni opportunità di esistenza, abbiamo speranza”.