Migranti. Martello (Lampedusa): continuano gli sbarchi, ma c’è chi nasconde la testa sotto la sabbia

Medecins Sans Frontiers (MSF) and Greenpeace boat crews responded to an emergency on December 16 as a wooden refugee boat capsized about mile and a half off the coast of Lesbos. On arrival to the scene all refugees were in the water and a major rescue operation involving Greenpeace, MSF, Frontex, Sea Watch and Proactiva ensued. A total of 83 people were rescued, while two people drowned - an 80-year-old man and nine-month old girl.

“Chiedo alla classe politica italiana, cosa bisogna aspettare ancora per una inversione nelle politiche sui migranti? Qualcuno pensa che nascondendo la testa sotto la sabbia, la situazione cambierà da sola?”. Lo dice Totò Martello, sindaco di Lampedusa e Linosa.

 

“Ci sono stati altri morti appena pochi giorni fa – aggiunge – ma a Lampedusa non si è visto nessuno, eravamo solo noi lampedusani a piangere quella gente.  Adesso altri sbarchi, che in realtà non si sono mai fermati, eppure continuiamo a non avere segnali di sostegno dalle istituzioni”. 

“Ho espresso la mia preoccupazione per la situazione ai confini della Siria, sulla guerra della Turchia contro il popolo Curdo. Quello che qualcuno non capisce – o fa finta di non capire – è che i flussi migratori sono direttamente collegati a certi eventi, bisogna farsi trovare preparati, non si può inseguire l’emergenza. E soprattutto continuo a ripetere che i territori di frontiera come Lampedusa non possono essere abbandonati”.

“Classe politica, istituzioni, governo italiano, Europa, mi rivolgo a tutti voi – conclude Martello – fate qualcosa, e fatela adesso!”.