Mamme con tumore ovarico: il progetto dell’associazione siciliana ACTO premiato a Milano

CATANIA – “Madre è chi è capace di dare amore di madre”: questo è il principio ispiratore del progetto “Labia – Madri d’Amore” che ha consentito all’associazione ACTO Sicilia, Alleanza contro il Tumore Ovarico E.T.S., di aggiudicarsi, per il terzo anno consecutivo, un premio al Community Award Program, bando di concorso promosso dall’azienda biofarmaceutica Gilead Sciences, finalizzato a sostenere progetti che migliorino la qualità di vita dei pazienti che vivono con patologie oncologiche. 

“Labia vuole dire labbra, dunque bacio, il bacio che ogni madre vorrebbe dare ai suoi figli – spiega la presidente di ACTO Sicilia Annamaria Motta – le donne colpite da tumore ovarico perdono tragicamente questa possibilità, da qui nasce l’idea di dare loro un significativo supporto per risollevarsi dal doppio trauma rappresentato dalla diagnosi, molto spesso tardiva quando il cancro è in stadio avanzato, e dalle terapie intensive che bisogna affrontare. Sapere improvvisamente di non potere essere più genitore rimane una notizia indelebile nell’animo umano, ma oggi grazie all’affido e all’adozione è possibile diventare madri e donare l’amore che ogni donna può riservare a splendide creature”. 

Sono circa 500 i nuovi casi di tumore ovarico l’anno, solo in Sicilia. Coinvolge donne sui 50 anni ma anche nella fascia d’età 30/40, è quasi asintomatico, a parte qualche dolore addominale o al fianco, che può essere banalmente confuso con altri disturbi . È ancora in fase di sperimentazione uno screening specifico, che invece già esiste per altre tipologie di cancro e questa rappresenta la principale criticità. Al contrario, le terapie sono sempre più efficaci e innovative, seppure per la guarigione in molti casi bisogna aspettare alcuni anni.  

“Con Labia offriremo per tutto il 2026 un supporto informativo sia di tipo legale, per chi vuole avere figli nonostante la malattia, sia di tipo psicologico – evidenzia la Motta – sensibilizzando sulle nuove forme di maternità: sarà aperto uno sportello gratuito a Catania (in corso di definizione uno a Siracusa), a cui si potranno rivolgere le donne affette da tumore ovarico e i loro caregiver, perché non bisogna dimenticarsi che la malattia non colpisce solo le pazienti ma anche chi è loro vicino”. 

La premiazione del progetto di ACTO Sicilia è avvenuta all’evento di annuncio dei vincitori della 14ª edizione dei Bandi Gilead che si è svolta a Milano in occasione del 25° anno della presenza dell’azienda in Italia. 

Con il contributo di diversi esperti e di alcuni vincitori delle scorse edizioni, l’incontro ha fatto emergere l’importanza delle sinergie tra industria, settore pubblico privato e Terzo settore nel contribuire alla salute e alla qualità di vita, individuale e dell’intero Paese. Un interessante confronto tra i vincitori dei bandi e i rappresentanti del mondo della ricerca medico-scientifica, del terzo settore e delle istituzioni italiane per far emergere opportunità e sfide al fine di costruire “sinergie di salute”. 

“Togli il velo”: riconquistare la sessualità nel percorso oncologico” il titolo della relazione della presidente di ACTO Annamaria Motta, dedicata al tema multidisciplinarietà e reti di supporto in oncologia. ACTO Sicilia aveva già vinto lo stesso bando nel 2023 (“Togli il velo”) e nel 2024 (“Accanto senza paura”), progetti già realizzati, mentre il vincitore dell’anno 2025 partirà nel prossimo gennaio.

I bandi di concorso Gilead da 14 anni sostengono l’ideazione e la realizzazione di progetti di natura scientifica (Fellowship Program) o socio-sanitaria (Community Award Program) proposti da Enti di ricerca e cura, pubblici e privati, e da Associazioni di pazienti ed Enti del Terzo Settore di tutta Italia per malattie come l’HIV, le patologie a carico del fegato, il carcinoma mammario, leucemie e linfomi.

Il Community Award Program in particolare seleziona i migliori progetti di associazioni e organizzazioni no profit italiane dimostrino di avere ricadute positive sulla qualità di vita e sull’assistenza terapeutica dei pazienti: in 13 anni sono stati premiati ben 253 progetti – 32 dei quali nella edizione 2025 – un terzo nazionali, per il resto operanti a livello locale in tutta Italia.