Lgbti, terzo weekend dell’Onda Pride: cortei a Padova, Salerno, Alessandria, Perugia e Modena

People carry a large gay pride flag during the Salt Lake City’s annual gay pride parade Sunday, June 8, 2014, in Salt Lake City. Utah Pride Festival organizers say they expect this year's parade to be one of the biggest and most vibrant ever as gays and lesbians march for the first time since a federal judge overturned the state's same-sex marriage ban in December. That ruling is on hold, pending a decision from a federal appeals court. (AP Photo/Rick Bowmer)

Sono ben cinque le parate che domani, sabato 1 giugno, animeranno altrettante città per dare vita al terzo weekend dell’Onda Pride, la grande mobilitazione dell’orgoglio organizzata da Arcigay e dalle altre associazioni del movimento lgbti.

 

Entriamo nel mese di giugno, quello del cinquantesimo anniversario dei moti di Stonewall, da cui presero vita i Pride, e il calendario naturalmente si infittisce: appuntamento allora a Padova, dove il corteo partirà alle 15 da piazza Garibaldi; a Salerno, dove il pride partirà alle 18 da piazzale Ferrovia; a Alessandria, che fissa l’appuntamento alle 16 in viale della Repubblica; a Perugia, dove il concentramento è fissato per le 15 in piazza Grimana; e a Modena, dove il concentramento è fissato per le 15 al Parco Novi Sad.

“Domani entriamo ufficialmente nel mese dell’orgoglio – commenta Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay – e lo facciamo in grande stile, con ben cinque pride che attraverseranno da nord a sud tutto il Paese. Non solo: in questi giorni sono stati annunciati due nuovi pride – a Treviso il 29 giugno e a Matera il 20 luglio – che portano a 40 il totale delle manifestazioni in programma per il 2019. Un numero importantissimo, un vero e proprio record, che testimonia la vivacità di una comunità che prende parola e attraversa gli spazi pubblici in ogni angolo del Paese.

Non c’è risultato elettorale infausto che possa farci indietreggiare: la battaglia per i diritti, per la libertà e l’autodeterminazione di tutte e tutti, è una via tracciata che non prevede retromarce o battute d’arresto. Il Pride è oggi  il più imponente atto di Resistenza, che mette in connessione mondi e culture, oltre ogni confine. Auguro alle cinque città che domani verranno attraversate dai nostri coloratissimi cortei di sentire vibrare fortissimo l’orgoglio, perché è quell’orgoglio che ha prodotto e che ancora produrrà le più importanti trasformazioni”, conclude Piazzoni.